La sfida di Piazza del Popolo. Il 22 chiusura del centrodestra. Il giorno dopo Letta: dobbiamo essere tantissimi

16 Set 2022 16:07 - di Francesco Severini

Giorgia Meloni chiuderà una campagna elettorale storica a Roma in una piazza storica per la destra: Piazza del Popolo. Ore 18. Giovedì 22 settembre. Al suo fianco Salvini e Tajani, con Maurizio Lupi. E forse anche Silvio Berlusconi.

Il giorno dopo si conteranno quelli del Pd, col segretario Enrico Letta che lancia la sfida: “E poi c’è il grande impegno sulla chiusura del 23, venerdì alle 18 a piazza del Popolo a Roma dobbiamo essere tantissimi – ha avvertito – l’effetto di una piazza piena è fondamentale rispetto a chi non riesce a riempirla o sceglie piazze più piccole”.

L’accenno è probabilmente a quelli del Terzo polo, che chiuderanno al Gianicolo e anche a Giuseppe Conte, che ha scelto per il comizio di chiusura Piazza santi Apostoli, sulle orme di Prodi e dell’Ulivo.

I democratici invece, fedeli alla linea fin qui tenuta di polarizzare lo scontro con Giorgia Meloni, sognano di fare il pienone nella piazza dove tradizionalmente Giorgio Almirante arringava le file missine. Un’eredità poi ripresa da Alleanza nazionale e anche dal Pdl.

Pure Matteo Salvini nel 2015 riempì Piazza del Popolo. Un omaggio alla vocazione nazionale della Lega. Quanto a Giorgia Meloni lei aveva infiammato la ex piazza rossa di San Giovanni con un crescendo che divenne poi una sorta di rap virale in rete: “Io sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana”. Era il 2019. E quella rivendicazione di identità da parte della leader di FdI all’epoca non spaventava nessuno, anzi quello slogan divenne il sottofondo di video ironici, nei quali persino Joker ballava sulla famosa scalinata del film di Todd Phillips. Invece nel 2022 l’hanno trasformata in una minaccia, nel preannuncio dell’ “onda nera”.

Ma in ogni caso, la destra piazza San Giovanni se l’è già presa. All’appello del centrodestra risposero, nell’ottobre del 2019, duecentomila persone. Adesso l’appuntamento è a Piazza del Popolo. Si torna un po’ alle origini. E nessuno vorrà mancare all’appello.

 

 

 

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