Dl Aiuti, via libera al Senato: trovato l’accordo sul Superbonus. FdI: «Sbloccati i crediti»

13 Set 2022 19:02 - di Eleonora Guerra
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Con 182 voti favorevoli e 21 astenuti il Senato ha approvato il dl Aiuti bis, che passa ora all’esame della Camera. Il testo contiene anche le norme per superare le questioni legate all’applicazione del superbonus, sul quale l’Aula ha votato un emendamento unitario, frutto di un’intesa trovata dai gruppi nelle Commissioni congiunte Bilancio e Finanze. L’emendamento, così come è stato riformulato dopo lo stallo dei giorni scorsi, ha visto convergere tutte le forze dell’attuale maggioranza e FdI: ci sono stati 211 voti a favore e un solo astenuto.

Ciriani: «Da FdI anche stavolta opposizione patriottica»

«Anche oggi FdI, come in tutta questa legislatura, ha tenuto un atteggiamento da opposizione patriottica», ha commentato il capogruppo a Palazzo Madama, Luca Ciriani, ricordando che, come annunciato da Giorgia Meloni, «abbiamo interrotto la campagna elettorale per essere in Aula al fine di garantire la conversione del dl Aiuti bis, che contiene importanti norme volute anche da noi, come lo sblocco dei crediti del Superbonus». La stessa leader del partito nei giorni scorsi ha fatto sapere che giovedì sarà in aula alla Camera, perché «gli interessi degli italiani hanno la priorità su tutto».

L’impegno di FdI per lo sblocco dei crediti del superbonus

Ciriani ha poi chiarito che «riteniamo che si sia trovato un buon punto d’intesa in quanto garantisce lo sblocco dei crediti sia per le banche che per eventuali terzi. Sono previste anche misure contro chi ha operato in maniera truffaldina, perché deve essere chiaro che la cessione dei crediti non può essere un condono, ma allo stesso tempo bisognava consentire alle persone e alle aziende che hanno agito nel pieno della legalità di devolvere i crediti che hanno incassato. Non possiamo, infatti mettere a repentaglio il futuro delle famiglie e delle imprese», ha concluso il capogruppo di FdI al Senato. FdI, hanno quindi aggiunto i senatori Nicola Calandrini e Andrea de Bertoldi, «è stata l’unica forza politica a lavorare per evitare che le continue modifiche al Superbunus penalizzassero famiglie ed imprese».

Meloni: «Norma scritta male, ma bisogna salvare gli “esodati”»

Sulla questione del superbonus era tornata in giornata anche Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento alla Cna. «La norma – ha chiarito – è stata scritta male, applicata peggio, ci sono state le truffe, e lo Stato ha gettato bambino con l’acqua sporca, come fa sempre, e ha lasciato in ginocchio una serie di aziende. Io credo che uno Stato serio non faccia una cosa del genere». Dunque, norma «sicuramente da rivedere», magari anche ragionando «sulla possibilità di dare priorità alla prima casa», ma, ha avvertito la leader di FdI, «bisogna salvare gli “esodati del superbonus”. Quelle imprese che si sono fidate dello stato. È una questione di credibilità delle istituzioni. Hai sbagliato a scrivere la norma? Non lo scarichi su di me. Quindi, nessuna modifica normativa per chi ha iniziato i lavori».

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