Caro bollette su famiglie e imprese in ginocchio: 9 milioni di italiani a rischio povertà energetica

4 Set 2022 10:32 - di Prisca Righetti
povertà energetica

Povertà energetica, è l’ultima sciagura che si sta abbattendo su un Paese straziato da inflazione, recessione, pandemia e disoccupazione. Le parole del ministro dell’Economia, Daniele Franco al forum The European House-Ambrosetti di Cernobbio suonano come una drammatica sentenza. E unitamente ai dati allarmanti che emergono da un’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi Cgia, disegnano il ritratto di un Paese fragile. Un universo di famiglie e imprese in balia di una povertà sempre più tangibile e costantemente all’uscio di casa.

Povertà energetica: tra famiglie e imprese, ecco chi e in che misura siamo coinvolti

Ieri, intervenendo a Cernobbio, il ministro dell’economia Franco ha reso a suon di numeri e proporzioni quello che ci aspetta nell’immediato: «Guardando la bolletta energetica del Paese le importazioni nette di energia passano dai 43 miliardi del 2021 ai 100 miliardi che potremmo avere nel 2022. Con aumento di circa 60 miliardi, circa 3 punti di Pil, un deflusso di risorse dall’Italia verso i Paesi produttori di energia. Cosa che sostanzialmente azzera l’avanzo che avevamo negli ultimi anni e taglia le risorse a nostra disposizione». A fare da eco alle sue parole, un’indagine della Cgia aggiungeva implacabilmente: «Le famiglie italiane a rischio povertà energetica sono circa 4 milioni, pertanto, si trovano in questa condizione di difficoltà oltre 9 milioni di persone».

Povertà energetica: il report della Cgia

Prospettive disarmanti, quelle enucleate dal report della Cgia di Mestre sugli ultimi dati disponibili del Rapporto Oipe 2021. Che elevano al quadrato la portata dell’allarme se consideriamo che cifre e riscontri dello studio sono sottodimensionati, poiché sono stati calcolati ben prima dello shock energetico scoppiato nel Paese a partire dalla seconda metà del 2021. Ebbene, secondo l’elaborazione degli artigiani veneti, si stimano in condizioni di povertà energetica i nuclei familiari che non riescono a utilizzare con regolarità l’impianto di riscaldamento d’inverno. Quello di raffrescamento d’estate. E, a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono o utilizzano saltuariamente gli elettrodomestici ad elevato consumo di energia.

Il sud più vulnerabile. I lavoratori autonomi i soggetti più a rischio

Non solo. Nell’identikit delle famiglie “vulnerabili” energeticamente si trovano quelle con un elevato numero di componenti. Che risiedono in alloggi in cattivo stato di conservazione. Con il capofamiglia giovane, spesso inoccupato e/o immigrato. Con il Sud maglia nera della vulnerabilità per numero di famiglie in difficoltà per consumi di luce e gas. Non riporteremo percentuali e raffronti nel dettaglio per cui linkiamo l’esaustivo servizio dell’Adnkronos. Ma sarà utile sottolineare come l’aumento esponenziale dei prezzi delle bollette previsto per il prossimo autunno potrebbe peggiorare notevolmente la situazione economica di tantissime famiglie, non solo del Sud. E, soprattutto, quelle composte da lavoratori autonomi.

I costi energetici sono esplosi

Moltissimi artigiani, piccoli commercianti e partite Iva come noto, stanno pagando due volte lo straordinario aumento registrato in questi ultimi 6 mesi dalle bollette di luce e gas. La prima come utenti domestici. E la seconda come piccoli imprenditori per riscaldare/raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi, segnala la Cgia di Mestre. E la foto, più in nero che in bianco e nero, a cui studi di settore e dichiarazioni ufficiali di esponenti istituzionali rimandano, è quella di una realtà che le misure di mitigazione introdotte in questi ultimi mesi dal governo Draghi, non riescono a contenere. I costi energetici sono esplosi, e le deflagrazioni riecheggeranno sopra le nostre a lungo.

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