Renzi azzanna Letta: “Dal Pd strategia suicida, sta facendo il donatore di voti alla Meloni”

31 Ago 2022 20:32 - di Davide Ventola
Renzi Letta secolo

“Io penso che il Pd farà il congresso il 26 settembre, conoscendo un po’ quel partito… La strategia suicida messa in campo aprirà una grande crisi dentro il Pd anche perché, a differenza di altre volte, non sta proprio giocando la partita”. Parola di Matteo Renzi a Metropolis su Repubblica.it, che si avventura in una serie di profezie, al di là degli slogan elettorali.

“Noi siamo arrivati in questa campagna elettorale – dice ancora il leader di Italia Viva – con un atteggiamento suicida della guida democratica e progressista” in cui “il Pd sta facendo campagna per la Meloni e per Conte. E’ stato un errore politico incredibile. Si è fatto di tutto perchè il Pd facesse il donatore di voti ad altri, questo è stato l’errore politico di Letta“.

“Credo che in questa sciagura”‘, l’aver fatto cadere il governo Draghi, “ci sia un clamoroso errore di posizionamento del Pd, ha sbagliato totalmente l’impostazione della campagna”, dice ancora Renzi.  “Poteva fare un’operazione di chiamata alle armi contro Meloni e quindi chiamare anche i grillini. Oppure con noi” richiamandosi all’azione del governo Draghi ma “non ha voluto farla per rancore verso di noi. Oppure una corsa solitaria, veltroniana. Erano strade che avevano tutte una loro logica”.

La logica (e la speranza) di Renzi è invece quella di arrivare al 10 per cento. In tal senso, l’ex premier si avventura in un’altra profezia, che pare più un autoincoraggiamento. “Secondo me abbiamo tutti e due i bacini che sono oggi particolarmente interessanti. Ad esempio, tu sei uno che ha votato Forza Italia con Silvio Berlusconi leader europeista, come fai a votare Meloni? Oppure sei un riformista, come fai a vedere un Pd che chiede come prima cosa di aumentare le tasse? I moderati e riformisti sono entrambi due target. Io sono convinto che noi staremo davanti a Forza Italia. Calenda è molto più esagerato e dice ‘dobbiamo stare avanti a Lega e M5S’. Il bello è che con Calenda, divento io il moderato…”.

L’ex leader dem non risponde a un’altra domanda, che l’intervistatore non ha avuto il coraggio di porgli: Se sei un elettore mediamente informato su quello che si sono detti fino a pochi giorni fa, Calenda e Renzi, come fai a votarli?

 

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