Meloni: «Per Renzi sono una finta moderata? Poveretto, che deve dire…»

29 Ago 2022 14:53 - di Gigliola Bardi
meloni renzi

«Siamo in campagna elettorale, che deve dire Renzi, poveretto…». Giorgia Meloni stamattina ha fatto tappa a Messina, dove, insieme a Nello Musumeci, si è fermata per oltre un’ora al Mercato Vascone, incontrando commercianti e cittadini che facevano la spesa e che le hanno chiesto selfie e strette di mano. È stato in questo contesto che, a chi le chiedeva una risposta sul fatto che Renzi la considera una «finta moderata» e «inadeguata», la leader di FdI ha chiarito di non curarsene poi granché. Epperò, una cosa Meloni ha spiegato di trovarla «francamente avvilente» in questa campagna elettorale: «Io parlo di quello che voglio fare per l’Italia, invece loro parlano solo di me. Avranno qualcosa da dire agli italiani su quello che vogliono fare, a parte dire che la Meloni è un mostro impresentabile?».

Meloni: «Poveretto Renzi, che deve dire?»

«Probabilmente – ha aggiunto Meloni – il problema che hanno queste persone è che avendo governato l’Italia negli ultimi anni e avendo portato disastri inenarrabili, ovviamente, a differenza mia non possono raccontare “vorrei fare questo per la mia nazione”, non possono rivendicare una coerenza, serietà e amore per la nazione, quindi parlando di me. Contenti loro a fare la campagna elettorale così… Io invece voglio parlare ai cittadini di come questa nazione si può risollevare».

Nessun «derby a distanza» con Matteo Salvini

Quanto al fatto che anche Salvini oggi si trovi in Sicilia e abbia fatto tappa a sua volta a Messina nello stesso giorno ma in un orario diverso, Meloni ha chiarito che «non è un derby a distanza, ci siamo detti qualche giorno fa con Matteo che bisogna incrociare le agende. Abbiamo tutti 20 giorni per fare venti regioni, quindi è normale che si possano sovrapporre le date». «Penso che ci vedremo con Matteo più tardi, abbiamo in programma di riuscire a prendere un caffè insieme per fare il punto anche su questo», ha anticipato Meloni, che poi ha incontrato il leader della Lega poco più tardi al circolo del tennis.

Meloni: «Il Ponte sullo Stretto secondo me è necessario»

La leader di FdI, poi, si è soffermata su due temi di carattere nazionale, ma particolarmente sentiti sull’Isola: lotta all’immigrazione clandestina e ponte sullo Stretto. «Il Ponte di Messina secondo me è necessario, è una grande opportunità, una grande opera. La nostra è una civiltà che costruiva ponti in dieci giorni, duemila anni fa, non si capisce perché ora ci mettiamo diecimila anni…», ha commentato Meloni, che a proposito delle politiche per arrestare gli sbarchi ha ribadito che «continuo a pensare che la cosa più seria da fare sia una missione europea per bloccare le partenze, in collaborazione con le autorità libiche». «Quindi quello che si dice sul blocco navale come atto di guerra in realtà è una fake news», ha spiegato la leader di FdI, ricordando che l’Ue ha già trattato con la Turchia per bloccare la rotta orientale».

Musumeci ministro? «Non parlo di poltrone prima di vincere le elezioni»

Infine, un passaggio sulle elezioni regionali in Sicilia. «La coalizione in Sicilia si compatta su Renato Schifani grazie a Fratelli d’Italia che per il bene dell’unità della coalizione ha fatto un passo indietro con Nello Musumeci che, secondo me, meritava la candidatura», ha sottolineato Meloni, che a una domanda sul fatto che Musumeci possa diventare ministro per il Sud in caso di vittoria del centrodestra ha risposto chiarendo che «io non parlo di poltrone prima di vincere le elezioni, sono una persona abituata a combattere le battaglie prima di vincerle. Ed è quello che sto facendo».

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