Il politologo Sales: «Io, del Pd, provo schifo a votare il Pd: coltiva persino il familismo»

29 Ago 2022 12:08 - di Luciana Delli Colli
letta

«Non ho mai visto errori così clamorosi come quelli commessi da Enrico Letta. Errori basici, di tenuta conto della politica». A dirlo è stato Isaia Sales, saggista, analista della politica e in passato deputato Ds, sottosegretario del governo Prodi, collaboratore di Antonio Bassolino.

Sales: «Io, del Pd, non voterò il Pd. Il partito coltiva il familismo»

«Io sono uno del Pd che non voterà il Pd. E dico queste cose perché mi posso permettere il lusso di immaginare il meglio e non turarmi il naso e piegarmi al peggio. Ho un’età alla quale fa schifo votare per un partito che coltiva in vaste aree del Paese il familismo, addirittura il matrimonialismo», ha spiegato Sales, classe 1950, parlando delle «combine degli innamorati come motore di ricerca della carriera politica». «Letta – ha sottolineato – dovrebbe sapere che specialmente al Sud il notabilato è esposto permanentemente alla corruzione e alla mafia».

Da Letta «errori clamorosi, mai visti prima»

Sales, intervistato dal Fatto Quotidiano, ha parlato della campagna elettorale in corso come della «più scontata, più fredda, con comportamenti suicidari assai interessanti» che si sia vista nella storia repubblicana, segnata da errori eclatanti da parte di Letta. «Dici che stanno arrivando i fascisti e metti in campo il campo più stretto possibile? Se lo dici, devi immaginare una vasta coalizione. Invece che fai? Butti a mare il M5S, col quale hai governato negli ultimi tre anni, proprio quando questo movimento aveva virato a sinistra. Sta per arrivare la peggiore destra e ti allei con Di Maio invece di impedirgli di fare la scissione?», ha commentato il professore, secondo il quale Letta, invece, avrebbe dovuto puntare su Conte, mentre «ha immaginato di sostituirlo con Carlo Calenda senza valutare che quest’ultimo è uno dei figli prediletti dell’élite. E l’élite con una bassissima reputazione nel Paese. A me Calenda – ha commentato Sales – pare l’espressione fisica di una casta sempre uguale, che usa parole di disprezzo verso chi è a lui lontano».

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