Tremonti sul gas: «Perché Draghi non ha agito prima? C’è una casa abitata da demoni…»

29 Ago 2022 9:04 - di Natalia Delfino
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No allo scostamento di bilancio, troppo rischioso in un contesto di inflazione e speculazione come quello che stiamo vivendo. Sì, invece a un’azione comune europea per il taglio delle imposte sull’energia. Giulio Tremonti interviene nel dibattito sul caro energia, avvertendo sulla necessità di agire subito, ma anche mettendo in guardia sui pericoli di misure frettolose in uno scenario che, in realtà, era ampiamente prevedibile. Il governo Draghi, ha sottolineato Tremonti, «non ha avvistato o voluto affrontare per tempo una crisi che si stava manifestando in tutta la sua gravità».

Tremonti smonta la narrazione su Draghi: «Perché non ha agito prima?»

Intervistato da Repubblica, l’ex ministro dell’Economia, candidato alla Camera con FdI, ha ricordato come il «dramma» che si sta abbattendo sull’Italia sia in realtà «uno scenario che investe tutto l’Occidente». «Alla crisi energetica si somma l’inflazione gravissima», frutto della «combinazione drammatica e pure prevedibile della fine della globalizzazione, che ha fra le conseguenze la guerra, e dello svanire dell’illusione finanziaria che ha dominato questo decennio». «C’è il pericolo di una recessione, con rilevanti conseguenze sociali e politiche», ha detto Tremonti, ribadendo che «bisognerebbe chiedersi perché nei mesi passati, pur con le cause di crisi già presenti, sia stata nei fatti sospesa l’azione di governo».

«Sotto il tetto al prezzo del gas, c’è una casa abitata da demoni»

Quanto alla proposta di tassare gli extraprofitti delle imprese, Tremonti ha ricordato che già avvenne nel 2008 con la cosiddetta Robin Tax, che però «fu dichiarata incostituzionale sette anni dopo, ma solo perché il suo carattere era passato da eccezionale a permanente». «Io credo – ha chiarito – che oggi serva un’azione europea comune, come quella contro la pandemia, che agisca non soltanto sugli extraprofitti delle imprese ma soprattutto sull’extragettito. In sostanza, bisogna scorporare dai costi le imposte di fabbricazione e l’Iva. È un’azione che si può fare subito. Prima ancora di parlare di tetto al prezzo del gas. Sotto il tetto, c’è una casa abitata da demoni».

La speculazione di Paesi come l’Olanda e «l’azione demoniaca della Russia»

«Ci sono Paesi come l’Olanda – ha spiegato – che traggono grandi profitti da questa situazione. Bisogna agire anche lì. Partendo da un ragionamento che finora è mancato: ciò che sta accadendo è la combinazione fra l’azione demoniaca della Russia, la speculazione dei mercati e le convenienze degli Stati che sfruttano questo stato di cose, applicando imposte sull’energia come se nulla fosse, salvo parziali e successive restituzioni. Va cambiato questo modo di procedere. Ma non in modo unilaterale, bensì con un’azione forte dell’Europa».

Il 2008, il governo di centrodestra e le lodi dell’allora governatore Draghi

«La situazione attuale – ha proseguito l’ex ministro – è la replica di quella del 2008. Oggi, finita la globalizzazione, il mondo è meno unito e la guerra ne è una conseguenza. Comunque, l’Italia guidata dal centrodestra nel triennio 2008-2011 ha costituito un modello apprezzato in Europa e dai mercati: per tre anni lo spread è stato bassissimo. Bankitalia, guidata allora da Draghi, nella sue considerazioni del maggio del 2011, scrisse che la gestione delle finanze pubbliche era stata prudente, e le correzioni necessarie inferiori a quelle degli altri Paesi europei».

Tremonti: «Io al governo? Mi occupo di idee, non chiedetemi altro»

«Ciò che accadde dopo, e che portò alla caduta del governo Berlusconi, fu il risultato di una fanatica politica di austerità, della speculazione e dell’azione di alcuni protagonisti attivi che hanno fatta carriera con la secolare tendenza alla chiamata dello straniero», ha ricordato ancora Tremonti, che su un suo possibile ritorno al governo, oltre che in Parlamento, si è schermito:  «Io mi occupo di idee, propongo scenari. E mantengo ottimi rapporti internazionali. Non mi chieda altro. Ho letto da qualche parte sul web che sarei fuori da tutto: tendo a rallegrarmene».

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