La “peggio gioventù”: Lerner festeggia Adriano Sofri: «80 anni dalla parte giusta». E Calabresi?

2 Ago 2022 10:35 - di Valerio Falerni
Lerner

Bisogna capirli quelli della «meglio gioventù»: nessuno più di loro aveva diritto a sedere dalla parte della ragione. Erano giovani e rossi, borghesi e avanguardie proletarie, studenti e pronti a saldarsi con gli operai. Nessuna meraviglia, dunque, se oggi a distanza di oltre mezzo secolo dai (ne)fasti degli anni di piombo, molti di loro si sentano ancora di tendenza o comunque in grado di tracciare la retta che separa il bene dal male, il giusto dall’iniquo, il nero dal bianco. Prendete Gad Lerner: non ci ha pensato un attimo a festeggiare Adriano Sofri postando una frase che fa rabbrividire i più, ma che – vuoi mettere?- riempie di rinnovato orgoglio un’intera generazione di compagni: «Auguri Adriano, 80 anni sempre dalla parte giusta».

Gad Lerner subissato da insulti social

Nessun black-out cerebrale. Gad Lerner è tra i migliori propagandisti di se stessi, con incorporato uno spiccato gusto per la provocazione. Ha scritto quel che ha scritto anche per vedere l’effetto che fa, soprattutto in termini di pioggia di insulti e di metaforici sputazzoni. Puntualmente arrivati. Esattamente quel che ci voleva per riassaporare il gusto perduto della minoranza, del “soli contro tutti” che fa tanto vigilia rivoluzionaria. Insomma, la stessa epica aria che nei primi anni ’70 si respirava in Lotta Continua mentre da quelle parti maturava il criminale progetto dell’agguato mortale contro il commissario Luigi Calabresi, di cui Sofri fu co-ideatore e mandante.

Fine dei “compagni che sbagliano”

Per questa gente, come per i terroristi tout court, la sinistra doppiopesista e doppiomoralista coniò l’espressione «compagni che sbagliano». E c’era tutto in quelle tre parole: comprensione dettata dalla comune appartenenza allo stesso «album di famiglia» (copyright Rossana Rossanda); consapevolezza che non era la P38 la strada più corta per arrivare alla dittatura del proletariato. Con le sue incredibili parole Gad Lerner ora spezza quel precario equilibrio, quasi rivendicando – attraverso il Sofri «sempre dalla parte giusta» – ogni scelta, ogni gesto, ogni decisione adottata in quel tempo, compresa quella che portò alla morte di Calabresi. Immaginate uno scempio del genere a destra: sarebbe venuto (giustamente) giù il mondo. Ora invece nulla o quasi. Va bene così, ma non venite a dirci che il problema dell’Italia sono i fascisti che tornano. A noi sembra sia piuttosto quello dei comunisti che non se ne sono mai andati.

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