Il Pd salva La Regina, ma l’autore dei post antisemiti ci ripensa: “Non mi candido più”

20 Ago 2022 14:49 - di Luisa Perri
Raffaele La Regina, Pd

Raffaele La Regina, l’autore di alcuni post antisemiti circolati in queste ore sui Social, non sarà in Parlamento nella prossima legislatura: il capolista Pd in Basilicata ha appena annunciato (alle ore 14) di avere rinunciato alla candidatura.

Ora e data sono importanti con gli esponenti dem e vanno resi noti ai lettori, perché quelli del Pd ci ripensano in continuazione: chiedete a Monica Cirinnà e Alessia Morani che, sul balletto delle candidature, “accetto non accetto”, “anzi no, anzi sì”, hanno fatto impazzire i giornalisti. (e probabilmente anche Letta).

Letta ha difeso La Regina, nel Pd Fiano in silenzio imbarazzato

Lo stesso Letta, stamattina nel corso di una conferenza stampa, aveva scelto di non mostrare più che gli “occhi della tigre”, una solenne “faccia di bronzo”. «Mi sembra – aveva detto il segretario Pd – che le parole di Raffaele La Regina che riguardano il passato (appena venti mesi fa e non 26 anni fa per chi vuole intendere ndr) e che non hanno nulla a che fare con le scelte di oggi, facciano chiarezza su un polverone che il ‘Giornale‘ ha voluto sollevare. Noi siamo sempre molto trasparenti”.

E mentre il parlamentare dem Emanuele Fiano, solitamente attento sul tema, stavolta preferiva occuparsi su Twitter di, indovinate un po’ cosa?, “Meloni fascista”, montava l’ondata di indignazione per un candidato che su certi temi parlava come i leader di Hamas. Alla fine lo stesso giovane candidato lucano, ha riaperto il profilo social (chiuso per la vergogna). Ha quindi scritto un post di rinuncia. «Quando si ha 20 anni si esprimono e si pensano molte cose. Poi si cresce, si studia, si cambia idea. Rinuncio alla mia candidatura perché il Pd viene prima di tutto e perché questa campagna elettorale è troppo importante per essere inquinata in questo modo».

Visto e considerato che lo stesso La Regina, poche ore prima, in un altro tweet poi cancellato, aveva smentito il suo passo indietro dopo le polemiche sulle frasi contro Israele, conviene non dare nulla per scontato. Con gli esponenti del Pd, tutto può succedere.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *