“Caro amico ti scrivo”, Calenda a Letta: «Ti sei fregato da solo, sono stanco dei tuoi attacchi»
Una sorta di missiva, tra calumet della pace, insulti e accuse. Ora Calenda e Letta si scrivono a mo’ di letterine tra adolescenti. Ma per suonarsele di santa ragione. Ambedue pensano di alzare i toni per fare notizia e magari rosicchiare qualche voto. «Caro Enrico Letta, nessuno ti ha fregato. Ti sei fregato da solo. E questo per un leader politico è molto più grave. Cortesemente chiudiamo questa storia. Abbiamo entrambi da lavorare». È quanto scrive il leader di Azione su Twitter. E nel video allegato Carlo Calenda aggiunge: «Mi sono profondamente stancato, caro Enrico Letta, di sentire attacchi personali. O di sentirmi dire che ti ho dato la fregatura. È giusto che i tuoi elettori sappiano che te la sei data totalmente da solo la fregatura».
Calenda a Letta: «Pensavi non ci saremmo mai alleati con Renzi»
«Sapevi perfettamente», aggiunge l’ex ministro rivolto a Letta, «che non avrei accettato un altro patto, che solo una mente molto confusa può pensare di fare, prima di firmare su una agenda Draghi, e poi firmare un altro patto con chi dice che l’agenda Draghi non esiste. Te l’ho detto giovedì in riunione, te l’ho scritto su Whatsapp venerdì, ho chiamato Franceschini sabato. E tu hai concluso il patto come se niente fosse per una semplice ragione: pensavi che non avendo con certezza l’esenzione delle firme, non ci saremmo mai alleati con Renzi e non saremmo mai andati fuori. Questa è la storia».
«Fossi in te, non penserei di insultare gli avversari»
«E purtroppo Enrico il problema è che ti sei fregato da solo, questa è la gravità. Un leader politico che guida una grande coalizione, a cui auguro di avere successo almeno per il Partito democratico, che si frega da solo», conclude Calenda. «Ecco io penserei molto su questo. E molto meno di insultare gli altri. Grazie».