Berlusconi ridicolizza il Pd: «La sua missione è liberare l’Italia dal nazismo, assurdo»

10 Ago 2022 12:44 - di Franco Bianchini
berlusconi

Le ombre, i fantasmi, il pericolo nero. È tutto frutto della squallida strategia di Pd e compagni. Come sempre, mettono in moto la macchina del fango. E Berlusconi ne è pienamente consapevole. L’allarme lanciato dai leader del centrosinistra sui rischi di autoritarismo in caso di vittoria del centrodestra? «Ho l’impressione che questa preoccupazione sia molto enfatizzata dalla sinistra. Il Pd in questi giorni sembra impegnato a creare un nuovo Cnl, come se si trattasse di liberare il Paese dal nazismo»,  ha detto il presidente di Fi, ospite di “Radio Anch’io” su Radio Raiuno. «Tutto questo è un po’ ridicolo e non fa bene di certo alla qualità del dibattito politico. In Europa c’è molta più maturità, più responsabilità, più rispetto per noi e per l’Italia».

Berlusconi: «Giorgia Meloni dimostrerà le sue capacità»

«Noi abbiamo sempre detto che chi ha più voti, verrà proposto al capo dello Stato come candidato-premier. Se sarà Giorgia Meloni io sono sicuro che si dimostrerà adeguata al difficile compito», ha ribadito il leader di Forza Italia. «Io non mi appassiono molto a questa competizione», ha aggiunto Berlusconi. «Mi interessano molto di più le cose da fare per caratterizzare il centrodestra di governo».

«Forse mi candido a Palazzo Madama»

Il Cavaliere, nelle scorse ore, aveva rivelato di essere ancora indeciso se presentarsi o meno al voto. «Ci sto pensando», ha ripetuto a Radio Anch’io. «Ho avuto pressioni da parte di tantissime persone, non solo da parte di Fi. Quindi penso che alla fine mi candiderò al Senato».

Berlusconi e la fat tax

«Non è corretto dire che la flat tax costa, almeno nel medio periodo», ha specificato il Cav. «Al contrario fa crescere le entrate dello Stato. Con la flat tax evasione e elusione diventano meno convenienti e quindi emerge tutto il Pil sommerso. In secondo luogo lo stimolo che ne deriva fa crescere occupazione, consumi, investimenti e le entrate pubbliche. Cosi la necessità di spesa sociale diminuisce».

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