Sciopero dei taxi: gli utenti si sfogano sul web e chiedono vere liberalizzazioni. La ricerca di SocialCom

6 Lug 2022 15:26 - di Redazione

Lo sciopero nazionale proclamato dai tassisti sta indignando la rete, che si schiera a favore delle liberalizzazioni e della concorrenza. È quanto emerge da un’analisi di SocialCom che, con l’ausilio della piattaforma Blogmeter, ha analizzato le conversazioni sul web dal primo giugno ad oggi, rilevando un crescente interesse sul tema dei taxi. Nel dettaglio sono state oltre 18.000 le mention (pubblicazioni originali) registrate nel periodo di riferimento, che hanno generato oltre 1,5 milioni di interazioni. I picchi di mention seguono, chiaramente, quelli della protesta. Negli ultimi 3 giorni le conversazioni sul tema hanno infatti subito un incremento superiore al 350%, segno del crescente interesse degli utenti.

La rete, nella sua quasi totalità, si schiera contro la protesta, utilizzando i social come megafono del proprio disappunto. Complice il caldo e le temperature roventi, sono stati numerosi i commenti di indignazione sotto i post dei principali quotidiani che rilanciavano notizie sugli scioperi. Non mancano, però, le voci a sostegno dei tassisti. I social non sono stati utilizzati solo come strumento di protesta dai cittadini, ma anche come luogo di organizzazione degli scioperi stessi, soprattutto all’interno delle Community che aggregano gli operatori del settore, utilizzati come vere e proprie sedi organizzative.
In generale, il sentiment nei confronti della keyword “Taxi” è prevalentemente negativo (56%). Il 32% si esprime in maniera positiva, mentre l’11% degli utenti ha un sentiment neutro. A discutere dello sciopero sono più gli uomini che le donne e lo fanno principalmente su Facebook e Twitter. Inferiore la presenza di contenuti su Instagram e ancor meno su TikTok, a dimostrazione che gli utenti più giovani non sono un target per i tassisti e dunque non subiscono i disagi.
Relativamente ai termini più associati alle key oggetto di analisi, si ritrovano parole come “Bolkestein”, ma anche “Rider. In questo caso sono i tassisti a utilizzarla maggiormente, poiché temono di fare la stessa fine dei fattorini che con l’arrivo delle multinazionali del delivery sono da tempo al centro del dibattito sullo sfruttamento dei lavoratori. Le altre key associate sono quelle più utilizzate dagli utenti per denunciare disservizi (“sciopero selvaggio”, “arroganza”, “corse”, “ritardi”) e possibili soluzioni (“car sharing” e “monopattini”).

“La rete è sempre più centrale nelle nostre vite e favorisce la polarizzazione delle opinioni”, spiega Luca Ferlaino, founder di SocialCom. “In queste ore abbiamo rilevato due filoni di conversazione: da un lato i tassisti con le loro argomentazioni, dall’altra gli utenti a cui lo sciopero ha reso la vita impossibile. Abbiamo calcolato che l’argomento ha provocato oltre 1 milione di interazioni in pochissime ore”.

Clicca qui per consultare la ricerca completa: https://socialcomitalia.com/wp-content/uploads/2022/07/Sciopero-dei-taxi-gli-utenti-sfogano-la-rabbia-sui-social-e-chiedono-le-liberalizzazioni.pdf

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