Protesta dei tassisti, tensione a Palazzo Chigi (video). FdI: il governo aiuta le multinazionali

5 Lug 2022 18:25 - di Eugenio Battisti

Taxi fermi per 48 ore. E tutti in piazza a Roma per dire no all‘articolo 10 del ddl concorrenza, che entra nel vivo nelle prossime ore con la discussione in Commissione attività produttive. I manifestanti, arrivati  da tutta Italia, si sono mossi in corteo da piazza della Repubblica in direzione di piazza Venezia dopo aver sfilato lungo via Cavour e via dei Fori imperiali. Non sono mancati attimi di tensione con le forze dell’ordine nei pressi di Palazzo Chigi.

Tassisti in piazza a Roma contro Draghi

Draghi, non te lo chiede l’Europa, te lo chiede Uber” è lo striscione che apre il corteo dei tassisti contro la deregulation del settore. Messo a dura prova dalle applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche. “Questo per smentire le giustificazioni del governo che ha inserito nel Ddl concorrenza tpl non di linea, taxi e Ncc. Ovvero servizi pubblici non compresi nei processi di liberalizzazione previsti dalla Bolkestein”, spiegano i sindacati che rappresentano le auto bianche. A infiammare gli animi le intenzioni irremovibili del governo a non stralciare l’articolo 10. Alla vigilia della mobilitazione la viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità, Teresa Bellanova, ha ribadito le posizioni di Palazzo Chigi. E inutilmente ha invitato le parti a rinviare lo sciopero di oggi. “Per continuare a lavorare e definire meglio il testo dell’articolo 10 del ddl concorrenza”. Ma quello che il governo chiama concorrenza – scrive Giorgia Meloni su Facebook – “è la consegna di un servizio pubblico all’oligopolio di multinazionali e big tech. Questo è l’ennesimo attacco di un esecutivo prono agli interessi delle grandi concentrazioni economiche. E schierato sfacciatamente contro le piccole imprese e i lavoratori autonomi. Ieri è toccato ai balneari, oggi ai tassisti. Fratelli d’Italia si opporrà con fermezza a questo provvedimento”.

Tensione con le forze dell’ordine davanti a Palazzo Chigi

La tensione e la rabbia sono forti. Arrivati davanti a Palazzo Chigi si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine. Una decina di manifestanti è riuscita a forzare  i blocchi della polizia davanti alla sede del governo. Riuscendo per qualche minuto a irrompere nella piazza antistante il portone centrale accompagnati dai cori contro il governo. Poi sono stati bloccati dagli agenti  che li hanno  fatti arretrare sotto il porticato della Galleria Alberto Sordi. Dove però i manifestanti hanno iniziato a lanciare fumogeni che hanno raggiunto piazza Colonna. Il tratto di via del corso ad altezza di Palazzo Chigi è stato chiuso con 8 blindati della Polizia. E la manifestazione di protesta  proseguita circoscritta alla Galleria Alberto Sordi. Dove i tassisti, esasperati, hanno continuato a lanciare slogan contro il governo Draghi a difesa della loro categoria. Gridano “I tassisti dell’Italia siamo noi”. Tra i manifestanti che hanno fatto irruzione nella piazza davanti al portone di Palazzo Chigi la polizia ha identificato un uomo.

Irruzione davanti alla sede del governo

Nel mirino dei tassisti alcuni passaggi del ddl concorrenza. Dove si cita  “la promozione della concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, al fine di stimolare standard qualitativi più elevati”. Malgrado il pressing il ddl concorrenza prosegue, in seconda lettura dopo le modifiche apportate al Senato, il suo iter alla Camera. Con il nodo più spinoso che riguarda proprio i taxi. Entra nel vivo infatti, in Commissione Attività produttive, l’esame dei circa 400 emendamenti presentati. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari l’obiettivo della maggioranza sarebbe chiudere le votazioni entro la fine della prossima settimana, con l’approdo del testo in Aula che potrebbe avvenire nella terza settimana di luglio.

 

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