Meloni: “Il Pd calpesta le regole e mi attacca con violenza perché critico i suoi metodi”

18 Lug 2022 16:53 - di Adriana De Conto

Tengono ancora banco le provocazioni della sinistra contro Giorgia Meloni in merito alle perplessità espresse sulla lettera dei sindaci a Draghi. “La sinistra mi insulta in modo scomposto perché mi sono permessa di criticare la scelta di alcuni sindaci di firmare l’appello per far sopravvivere il governo Draghi, e con lui la sinistra al governo. Una forzatura che non tiene conto del fatto che quei sindaci, nel loro ruolo istituzionale, rappresentano anche molti cittadini. Che vorrebbero legittimamente tornare a votare, e mandare a casa la sinistra“. Lo scrive sui suoi profili social Giorgia Meloni, dopo gli insulti che si sono riversati su di lei. La leader di FdI poneva una domanda, entrava nel merito di una “sgrammaticatura” istituzionale che meritava risposte serie.

Meloni: “L’Italia a guida Pd è così: non ci sono regole”

Tempo sprecato, la sinistra non discute, insulta, aggredisce verbalmente. Come giudicare altrimenti l’offesa indecorosa rivolta dal senatore Pd Marcucci che in maniera sguaiata le ha dato dell'”analfabeta istituzionale”? Commenta la leader di FdI le ennesime provocazioni giunte anche oggi. “Perché l’Italia a guida Pd è così: non ci sono regole, tutto -avverte la leader di Fdi- viene piegato al mantenimento del loro sistema di potere. E se critichi i loro metodi ti attaccano con violenza, come sempre fa chi non ha argomenti seri da contrapporre ai tuoi. Rimandate le elezioni e continuate pure a calpestare le regole: il giudizio dell’Italia arriverà ancora più deciso“.

Matteo Ricco provoca la Meloni: “I sindaci non sono  Podestà…”

Oggi ha preso di nuovo la parola un sindaco di sinistra facendo una figuretta barbina. “#Draghibis continuano le adesioni traversali dei sindaci. Con questo ritmo per mercoledì supereranno le 2 mila adesioni. Cara Giorgia Meloni i sindaci italiani ragionano con la loro testa nell’interesse del Paese. Non prendono ordini da nessuno. Quelli erano i Podestà”. Con questa battutona idiota il sindaco di Pesato e coordinatore dei sindaci Pd, Matteo Ricci, su twitter si fa bello del pullulare di firme di amministratori che considerano le istituzioni casa propria. O, come definiva brillantemente Giorgia Meloni, “sezioni di partito”.

FdI compatto: la lettera dei sindaci “vulnus” per la democrazia

I veri analfabeti istituzionali allignano nel centrosinistra, ha dichiarato domenica in maniera ineccepibile Cirielli, rimandando le accuse al mittente. E il Pd conferma di essere scarso di argomenti. E la Santanchè ha ribadito: Trovo profondamente sbagliato che le istituzioni, i sindaci in prima linea, si schierino: perché i sindaci sono i rappresentanti di una intera comunità e questo, secondo noi, è un grave errore, oltre che un vulnus alla democrazia”.

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