Marmolada, i soccorritori sul campo: il ghiacciaio restituisce materiali e nuovi resti
Sono durate circa tre ore e hanno portato al ritrovamento di altri resti umani e materiale tecnico le operazioni di soccorso sulla Marmolada, alle quali stamattina hanno partecipato 14 operatori interforze e due unità cinofile. Ora, terminata la fase a terra, l’attività degli operatori prosegue attraverso l’utilizzo di droni, già utilizzati nei giorni successivi alla valanga che ha travolto una ventina di escursionisti.
Le difficoltà delle operazioni a terra
Le operazioni a terra sono scattate all’alba, quando le temperature basse aumentano la sicurezza rispetto a un intervento pericoloso a causa del rischio di nuovi distacchi. I soccorritori sono stati accompagnati in quota e poi calati da un elicottero, restando imbragati col verricello al velivolo in aria nel caso fosse stato necessario evacuare immediatamente la zona.
La Marmolada restituisce attrezzature e altri resti umani
Durante l’attività hanno ritrovato resti umani, indumenti, attrezzature tecniche, che ora saranno analizzati e catalogati e che serviranno a dare un nome a chi da quella montagna non è più sceso. L’elenco dei morti è di nove persone, fra le quali è certa l’identità di quattro vittime (Paolo Dani, Filippo Bari, Davide Carollo e Liliana Bertoldo). A questa triste conta si devono aggiungere due escursionisti della Repubblica Ceca e i tre i corpi ancora senza nome, oltre ai cinque i dispersi (Emanuela e Piran e Gianmarco Gallina, Davide Miotti e Erica Campagnaro, Nicolò Zavatta di 22 anni) dato che non c’è ancora la certezza che i corpi ritrovati siano di qualcuno di loro. Inoltre, «degli otto feriti, sette sono ancora in ospedale e un paio sono gravi», ha ricordato il governatore Luca Zaia, che oggi è atteso a Canazei insieme alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati.
Zaia: «Le ricerche vanno avanti per riportare tutti a casa»
«Continueremo le ricerche per fare in modo di riportare a casa tutti, di identificare tutti e lavoreremo fino in fondo per questo», ha aggiunto Zaia, parlando di «tragedia inevitabile». Alle operazioni di terra hanno partecipato il Soccorso alpino e speleologico Trentino, il Soccorso alpino della Guardia di Finanza con due unità cinofile, il Centro addestramento alpino di Moena della Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco permanenti di Trento e il Soccorso alpino dell’Arma dei Carabinieri. Successivamente si è riunito «un tavolo tecnico di monitoraggio che – hanno fatto sapere i soccorritori – andrà a pianificare le strategie future».