Mafia, al via l’iter per la commissione d’inchiesta di Fdi su via d’Amelio. Meloni: “Primo passo verso la verità”

13 Lug 2022 20:49 - di Redazione
Mafia

«Solo un primo passo verso la verità»: definisce così, Giorgia Meloni, l’esame cominciato poco fa nelle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia alla Camera della proposta di legge di Fratelli d’Italia per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla strage di via D’Amelio. Un passo che accorcia le distanze tra depistaggi. Sentenze. Prescrizioni e omertà, affastellate in anni di bugie e false piste. «Un segnale importante – prosegue la leader di Fratelli d’Italia – che arriva a pochi giorni dalla celebrazione del trentennale di quel terribile 19 luglio 1992. E che rappresenta solo il primo passo per arrivare a conoscere la verità sull’uccisione del giudice Paolo Borsellino, e degli agenti della sua scorta».

Mafia, Meloni: al via l’esame della pdl di FdI per una commissione d’inchiesta su via d’Amelio

E ancora: «All’indomani dell’ultima sentenza sul depistaggio, che non attribuisce alcuna responsabilità pur riconoscendo le grandi bugie che avvolgono questa vicenda, abbiamo tutti il dovere di dare un contributo per ricostruire la verità storica. Lo dobbiamo all’Italia e agli eroi che hanno compiuto l’estremo sacrificio per combattere la mafia». Una guerra che si combatte anche nelle aule dei tribunali dove, «a trent’anni di distanza dalla strage di via D’Amelio, arriva un’altra sentenza senza che sia fatta piena luce su quello che è stato definito il più grande depistaggio della storia d’Italia». Lo rimarca a sua volta Carolina Varchi, capogruppo FdI in commissione giustizia e firmataria della pdl a prima firma Meloni.

Mafia, omicidio Borsellino, Meloni: «Solo un primo passo verso la verità»

Non solo. Le parole della Varchi, che fanno eco alle dichiarazioni della presidente di Fratelli d’Italia, e rimandano alla «sentenza emessa ieri dai giudici di Caltanissetta» che, ribadisce l’esponente di FdI, «da quanto è possibile dedurre dalla lettura del dispositivo, in attesa di conoscerne le motivazioni, lascia grande amarezza. Poiché dei reati sono stati commessi nell’ambito delle indagini sulla strage, ma il lungo lasso di tempo trascorso prima che lo Stato esercitasse la sua potestà punitiva tramite l’azione penale ha fatto sì che la ricerca della verità si infrangesse sul muro della prescrizione».

Carolina Varchi (FdI): «Un debito di riconoscenza nei confronti dei familiari del giudice Borsellino»

E allora, Fratelli d’Italia vuole andare fino in fondo. E ripartire dal principio. «Proviamo a dare un nuovo impulso alla ricerca della verità con l’istituzione di una commissione d’inchiesta – incalza Carolina Varchi –. Se la verità processuale stenta ormai ad emergere, la verità storica deve essere ricostruita. Sento forte il debito di riconoscenza nei confronti dei familiari del giudice Borsellino che in questi anni, troppo spesso in solitudine, hanno lottato per la verità trasformando il dolore personale nel diritto di un’intera nazione a conoscere la verità. Rivolgo un appello a tutte le forze parlamentari perché la proposta diventi presto legge dello Stato».

 

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