Le associazioni si schierano per Draghi, Barbaro attacca: “Tradite i nostri volontari, no a giochi di potere”
Ci mancava il mondo delle associazioni a pregare Mario Draghi di rimanere al suo posto. Alla lista, sempre più lunga, di chi chiede pubblicamente al premier di rimanere alla guida del governo si è aggiunto in queste ore il mondo dell’associazionismo, che ha deciso di lanciare un «appello al presidente del Consiglio e alle forze politiche che l’hanno sostenuto affinché venga scongiurata una crisi di governo». Il documento, firmato e diffuso da Acli, Arci, Azione Cattolica, Confcooperative, Cnca, Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoop Sociali, Libera, Meic, Movimento Politico per l’Unità, è aperto alle sottoscrizioni del resto del terzo settore. Al che il senatore di FdI Claudio Barbaro, presidente di Asi, rimane allibito di fronte a questo “tradimento”. A fronte di un esecutivo che per il Terzo settore non ha fatto nulla.
Barbaro (FdI- Asi) allibito: “Il governo Draghi non ha fatto nulla per le associazioni”
“Dopo la mobilitazione dei Sindaci, arriva ora un appello delle sigle legate al mondo dell’associazionismo che chiedono a Draghi di restare a Palazzo Chigi. Evidentemente – attacca Barbaro con amara ironia- si ritengono soddisfatte di quanto fatto da questo governo e da quelli che lo hanno preceduto? Un Esecutivo e un Parlamento lontani – da tempo – dai bisogni e dai desideri della maggior parte dei cittadini italiani che vogliono tornare al voto”. ” Soprattutto – aggiunge il presidente di Asi- riteniamo che il mondo dell’associazionismo non possa essere strumentalizzato per prendere posizione in favore di questo o quel governo: una cosa è fare battaglie sociali anche di natura politica, altra cosa è pretendere di impedire agli italiani di andare alle urne facendo sopravvivere quel ‘Governo dei migliori’ che ha ormai esaurito ogni sua potenzialità”.
Barbaro: “L’autonomia delle associazioni non piò essere calpestata”
C’è un principio da salvaguardare. “L’impegno dei volontari delle associazioni del Terzo Settore deve essere rispettato nella sua indipendenza rispetto alla politica di potere. L’autonomia delle associazioni non può essere calpestata per sostenere, peraltro, un governo che non ha fatto nulla per loro. Ogni singola associazione, con le donne e gli uomini che ne fanno parte, rappresentano una risorsa per il nostro Paese. Un impegno quotidiano che non può essere tradito”.