La Pascale sposa Lgbt diventa subito un’eroina, ma dieci anni fa la Lucarelli la scherniva così…

2 Lug 2022 9:26 - di Vittoria Belmonte
Pascale

Social in fermento nel giorno dell’unione civile tra Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, e la cantante Paola Turci. In tanti si lamentano degli insulti omofobi che la coppia vip ha attirato, come sempre avviene per personaggi famosi che fanno notizia.

Completamente finiti nell’oblio i lazzi e lo scherno che accoglievano, sempre sui social, le vicende della Pascale e di Silvio Berlusconi una decina di anni fa. All’epoca erano molto gettonati i rapporti tra Francesca Pascale e il cagnolino Dudù. L’accusa? Utilizzare il cane come arma di distrazione di massa che non avrebbe certo ingannato i veri animalisti…

Nel settembre del 2013 fu addirittura Selvaggia Lucarelli a proporre una sorta di gogna social per la Pascale. Così la raccontava il Corriere: «Nel bene e nel male, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, prometto di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita». Una dichiarazione d’amore in piena regola che ricorda tanto la formula di rito dei matrimoni, corredata di cuoricini. Il messaggio sarebbe di Francesca Pascale e il destinatario di tanta passione dovrebbe essere proprio lui, il Cavaliere. Una dichiarazione d’amore attribuita alla fidanzata dell’ex premier da Selvaggia Lucarelli che l’ha «postata» sul suo profilo facebook. «Mi cade l’occhio sul profilo whatsapp della Pascale e scopro che ha fatto la promessa di matrimonio a Silvio» scrive la Lucarelli. E poi chiosa con un pizzico di cattiveria tutta femminile: «Deve essere proprio amore vero per essere disposta a correre quel rischio così concreto di amarlo anche in povertà»”. La Pascale dunque, all’epoca, per il mainstream progressista, era poco di più di un’arrivista, falsa e arrampicatrice sociale. I social seguirono l’onda e certificarono questa “intuizione” della Lucarelli.

Sempre la Lucarelli, poi, si rivolgeva alla Pascale con una lettera su Libero (sì, all’epoca non si era ancora fatta arruolare tra gli opinion maker de sinistra…) e la invitava a tornare al calippo e a Telecafone perché la vita con Berlusconi doveva essere proprio noiosa. Atteggiamento opposto nove anni dopo, quando la Pascale si abbraccia in barca con Paola Turci. Selvaggia diventa tutta zucchero e miele e invita i bigotti a non prendersela con la coppia già candidata da essere “la più bella del mondo”.

Ma riavvolgiamo ancora il nastro e torniamo a dieci anni fa. Ci si accaniva, all’epoca, anche sul barboncino della Pascale, Dudù. Beppe Grillo, nel 2014, dal palco di Pavia, concionò contro il cagnolino dicendo che andava affidato alla vivisezione. Nell’immaginario collettivo Dudù non era altro che un’arma usata dalla “maliarda” Pascale per rincoglionire il vecchio fidanzato.

Il Fatto la intervistò nel 2014 calcando la mano sulla sua gelosia per Silvio. Lei disse che si incavolava ogni volta che dicevano che il suo fidanzato era vecchio.  E’ determinata, convinta, innamorata. Talmente innamorata che è disposta a rinunciare a tutto pur di sposare il suo Cavaliere. Per poi esprimere tutto il suo amore: “Io a Silvio lo chiedo tutti i giorni. E pur di sposarlo sono disposta a rinunciare a tutto, non voglio niente del suo patrimonio”. E ancora: “A lui l’ho già detto: ‘Da te voglio solo una cosa: il calore delle tue braccia”. Per la cronaca la love story si è conclusa con un vitalizio per la Pascale che ammonterebbe a 100mila euro mensili…

Ma oggi la Pascale non è più una donna sulla quale ironizzare. Il clima attorno a lei è cambiato.  Illuminata dal verbo Lgbtq, Francesca è diventata una donna innamorata, sincera, consapevole, coraggiosa e anticonformista. Un modello insomma. Una “sposa esemplare” visto che si unisce a un’altra donna. E, per di più, nel giorno del Pride milanese. Una data scelta “non a caso”. In pratica, manca solo l’aureola…

 

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