Il conservatore O’ Sullivan: Meloni è una vera leader, In Italia il problema sono le tasse non il fascismo

29 Lug 2022 10:18 - di Redazione
Meloni

“In Gran Bretagna c’è un vecchio detto che risale alle elezioni del 1947-1948: Quando sei nella cabina elettorale il New York Times non ti vede ma Dio sì. Il New York Times vede fascismo ovunque, basti pensare che ha descritto la destra inglese come una delle più razziste in Europa, eppure i Tories hanno al proprio interno numerosi esponenti delle minoranze che corrono anche per la leadership del partito”.

Ad affermarlo, in un’intervista al ‘Giornale’, John O’ Sullivan, speechwriter di Margaret Thatcher a Downing Street e fedelissimo della Lady di ferro fino alla sua morte, è stato anche direttore della rivista National Review e oggi guida il Danube Institute. O’ Sullivan commenta così l’eventuale vittoria del centrodestra alle elezioni e l’articolo uscito qualche giorno fa su ‘The New York Times’ nel quale si evocavano rischi sismici se l’ “estrema destra ” di Meloni avesse vinto le elezioni in Italia.

“Giorgia Meloni è a tutti gli effetti un leader democratico e sono certo che, se portasse avanti politiche fasciste, sarebbero in primis gli elettori a rigettarle – osserva O’ Sullivan – Affermare che i suoi avversari sono fascisti è la carta che usa sempre la sinistra ma è importante che il centrodestra italiano rimanga unito”.

È essenziale che l’Italia giochi un ruolo centrale nell’Unione europea, di solito la destra tende ad essere più legata all’ambito nazionale criticando le decisioni europee ma è importante vi sia un governo con un vasto consenso popolare – osserva – Dopo che nel 2011 Berlusconi è stato esautorato dal potere ed è caduto il suo governo, in Italia si sono succeduti una serie di governi tecnici, oggi serve un esecutivo con un forte sostegno popolare per realizzare in Italia le necessarie riforme”.

Se dovesse dare un consiglio alla destra italiana sui temi economici O’ Sullivan proporrebbe: “Il taglio delle tasse, in particolare nel mondo del lavoro, e della burocrazia sono una priorità. Sono stato un grande amico di Antonio Martino di cui anche Margaret Thatcher era un’ammiratrice che mi ha sempre spiegato le problematiche del sistema fiscale italiano. Una semplificazione e un abbassamento della pressione fiscale potrebbe essere anche una soluzione per combattere il nero che nel vostro paese è un problema. Dopo la seconda guerra mondiale l’Italia ha avuto una grande crescita, ora servono politiche economiche liberali per ripetere il miracolo italiano”.

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