CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Di Battista: «Dopo le dichiarazione del Messia Draghi chi ha il fegato di votargli la fiducia?»

Di Battista: «Dopo le dichiarazione del Messia Draghi chi ha il fegato di votargli la fiducia?»

Politica - di Alessandra Danieli - 20 Luglio 2022 - AGGIORNATO 21 Luglio 2022 alle 09:30

“Ricapitoliamo le dichiarazioni del Messia. Il reddito di cittadinanza verrà modificato come dico io e soltanto io. Sempre più armi in Ucraina perché per la Nato conta più della Costituzione. Salario minimo ok ma seguendo gli ordini europei. E lavorando a braccetto con i sindacati che non vogliono minimamente perdere parte del potere che ancora gli resta”. Alessandro Di Battista non smentisce la sua vena ironica. E la sua posizione contro Draghi da sempre. È stata proprio la fiducia dei 5Stelle all’ex governatore della Bce, amico della grande finanza, a spingerlo a fare le valigie dal movimento. Oggi più che mai l’ex deputato grillino storce il naso di fronte alle comunicazioni perentorie di SuperMario al Senato.

Di Battista: “Ma chi ha il fegato di votare la fiducia a Draghi?”

Dibba legge così in controluce l’autoritario (autorevole) discorso di Draghi. ” Sì ai rigassificatori perché dobbiamo comprare sempre più gas Usa (costa di più ed è più inquinante ma tanto mica lo paga lui). Superbonus? Come direbbe Mimmo in Bianco Rosso e Verdone ‘Nonna, nonna m’hanno fatto un buono. Che vor dì, vor dì che…?’ (Lascio a voi la risposta). E dopo tutto questo c’è davvero qualcuno con il fegato di votargli la fiducia?”. La posizione è chiara, l’avvertimento è lapidario. E mette all’angolo gli ex compagni di strada guidati dall’improbabile e sfortunato Giuseppe Conte. Che dopo le barricate sul dl Aiuti, si trova  con il cerino in mano rischiando seriamente una nuova scissione. Che cosa faranno i suoi? Strapazzati da Draghi che gliele ha date di santa ragione. A Palazzo Madama non hanno applaudito ma l’ala governista è ancora tentata dal sì alla fiducia. Conte, che ha ascoltato le parole di Draghi dai suo ufficio, è riunito con i suoi fedelissimi.

La cravatta nera di Toninelli: non siamo a un funerale?

In Transatlantico hanno volti scuri. E la cravatta nera di Toninelli non lascia presagire nulla di buono. A giudicare dal siparietto andato in scena mentre è in corso la discussione generale dopo le comunicazioni del premier. Gianluca Ferrara fa notare ai presenti la cravatta nera indossata dall’ex ministro 5Stelle. “Ma perché – risponde sorridendo Toninelli – non è un funerale questo?”. Che a sua volta indica la pochette indossata da Ferrara: “Il nuovo corso del movimento non è più contraddistinto dalla spilla con le 5Stelle ma dalla pochette. Più sbuca dal taschino, più vuol dire che si è alti in grado”.  L’ex ministro delle Infrastrutture non indossa né l’una né l’altra. “Sono un soldato semplice”, dice.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Alessandra Danieli - 20 Luglio 2022