Centrodestra, Lollobrigida: «La responsabilità prevarrà: serve chiarezza. Se manca, valuteremo»
«Sono convinto che il senso di responsabilità prevarrà e che il centrodestra uscirà rafforzato da questo confronto istituzionale non più rinviabile». Il capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida, mostra ottimismo alla vigilia del vertice del centrodestra, ricordando che «sui programmi le convergenze sono evidenti» e che la necessità è quella di mettersi d’accordo sulle regole. Punto sul quale «abbiamo diritto a una risposta sincera e lineare per oggi e per il futuro», ha avvertito Lollobrigida, spiegando che «ogni valutazione sarà fatta, se mancasse la chiarezza che invochiamo».
Sul candidato premier non è una questione di nomi, ma di regole
«Una campagna elettorale in piena estate, con tutti i problemi che investono il Paese, richiede un’offerta politica di immediata comprensione e senza ambiguità», ha chiarito il capogruppo alla Camera di FdI, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, nella quale ha ribadito che «se chiediamo il voto per governare insieme, gli elettori debbono sapere come ci comporteremo». Il punto non è tirare fuori il nome del candidato premier di coalizione, che «non può essere deciso adesso», ma chiarire «il meccanismo» con il quale si indicherà. «Noi – ha sottolineato Lollobrigida – non domandiamo nulla di diverso da quanto avvenuto in precedenza. Chi prende più voti fa il nome».
Lollobrigida: «Non possiamo accettare preconcetti su Meloni»
Per FdI sta nelle cose che Forza Italia e Lega possano pensare a nomi delle proprie file: «Sarebbe legittimo», ha spiegato Lollobrigida, sottolineando che «noi non abbiamo preclusioni». «Per questo – ha quindi aggiunto – non possiamo accettare sbarramenti preconcetti o non dichiarati su Giorgia Meloni. La conservazione del metodo già adottato garantisce tutti. Ed è quanto proponiamo per dare un segnale forte ai nostri sostenitori».
Perché FdI chiede il “patto anti-inciucio”
La trasparenza come «tratto distintivo» di Meloni e di FdI
Giorgia Meloni, ha quindi ricordato Lollobrigida, rispondendo a una domanda, fa della «trasparenza un tratto distintivo, e a quanto pare gli elettori lo apprezzano». «La gente è stanca del Palazzo, vuole scegliere senza il semaforo verde delle élites. Basta fango. Sul piano dell’affidabilità internazionale non c’è nulla da temere da una leader che, nonostante sia all’opposizione, condivide la linea atlantista dell’Italia e tutte le scelte a sostegno delll’Ucraina».
«Il centrosinistra è molto più indietro: non ha neppure un perimetro»
Il ruolino di marcia, il cui faro deve essere quello di «non perdere tempo», dunque, per Lollobrigida è: «Stabiliamo subito le regole di coalizione e poi concentriamoci sulla campagna e sulla preparazione delle liste». «I sondaggi – ha ricordato Lollobrigida al QN– ci accordano tra il 50 e il 55% delle preferenze nella coalizione. Bisogna partire da qui e trovare la quadra. Il centrosinistra, in confronto, è infinitamente più indietro: non ha neppure un perimetro, figurarsi una proposta».
Lollobrigida: «Se manca la chiarezza? Ogni valutazione sarà fatta»
«E se invece non arrivassero le risposte che chiedete? Giorgia Meloni potrebbe strappare e andare da sola?», è stata quindi la domanda. «Non è certo lo scenario che auspichiamo. Ma ogni valutazione sarà fatta, se – ha concluso Lollobrigida – mancasse la chiarezza che invochiamo».