Verona, spiragli di intesa nel centrodestra. Il forzista Tosi: «Immagino che voterò Sboarina»

18 Giu 2022 13:49 - di Giacomo Fabi
Tosi

È ancora presto per dire che la notte abbia portato consiglio e non scompiglio agli esponenti veronesi del centrodestra, ma è certamente un fatto nuovo la dichiarazione di Flavio TosiRai News24. «Non andrò a votare per Tommasi, non ha la capacità amministrativa che serve», ha premesso il terzo classificato al primo turno elettorale. Quindi ha rivelato: «Immagino che andrò a votare Sboarina ma prima mi confronterò con Forza Italia per decidere quale linea tenere e cosa dire al nostro elettorato». Una mezza apertura, seppur condita tra mille cautele. Ora tocca all’uscente Federico Sboarina, sostenuto da FdI  e Lega, fare le sue mosse.

Domenica scorsa Tosi è arrivato terzo

Finora il sindaco è rimasto sordo agli appelli provenienti dal livello nazionale della coalizione. Ignazio La Russa si è offerto nel ruolo di garante dell’accordo politico, proposto da Sboarina, in luogo dell’apparentamento formale preteso da Tosi. La differenza è solo apparentemente tecnica. Nel primo caso, infatti, la presenza del centrodestra nel Consiglio comunale scaligero sarebbe molto più corposa di quel che risulterebbe facendo partecipare le liste di Tosi, compresa Forza Italia, al premio di maggioranza. In ballo ci sono ben 9 seggi. Sboarina non vuole cederli anche per non consentire al rivale di diventare determinante. Ipotesi ormai tramontata, anche perché i termini per l’apparentamento formale scadono oggi.

Il sindaco uscente: «Con FI accordo programmatico»

È il motivo che autorizza ad interpretare (salvo conferme) la dichiarazione di Tosi come un’interruzione del braccio di ferro in atto tra i due tronconi del centrodestra. In ogni caso, solo le prossime ore ci diranno se le sue parole sono il preludio di un accordo con Sboarina. Che, dal canto suo, nega che la sua posizione possa definirsi di chiusura. «Io non ho non ho chiuso a nessuno – ha spiegato ai giornalisti -. Ho parlato dei tecnicismi e dell’apparentamento. Il mio è un messaggio positivo: con Forza Italia, sulla base di un accordo programmatico. È un’apertura che io ho dichiarato dall’inizio». Sboarina si è assunto la piena responsabilità del mancato apparentamento. «Con Giorgia Meloni c’è stato confronto, ma la scelta è mia».

 

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