Stabilimenti senza bagnini, ne mancano 3000: “Molti chiedono di lavorare in nero per mantenere il rdc”

6 Giu 2022 18:47 - di Luisa Perri
bagnini

In tutta Italia mancano i bagnini. A lanciare l’allarme il sindacato dei balneari di Confcommercio che denuncia come da nord a sud delle coste italiane mancano all’appello almeno tra i tremila e i 4000 guarda spiagge.

Come riporta Il Messaggero, l’emergenza riguarda tutta Italia, isole comprese. Dalla Versilia alla Campania, dal Circeo al Salento. Si tratta di una percentuale compresa tra il 30 e il 40% dei bagnini che servirebbero a livello nazionale. Il rischio è la mancata apertura di molti stabilimenti, in quanto per accogliere i clienti, ogni struttura deve garantire in media un assistente ai bagnanti ogni 100 metri di arenile. Ma il problema è esteso anche ad altre figure stagionali. Mancano barman, camerieri, aiuti cuoco o semplici lavapiatti.

Non solo bagnini, ma anche camerieri introvabili

“Noi siamo senza personale in cucina per il nostro stabilimento, non solo tra i bagnni. I ragazzi che vengono per un colloquio di lavoro premettono che non vogliono essere messi in regola, altrimenti perdono il sussidio”, racconta al Secolo d’Italia il gestore del Trocadero, stabilimento di Marina di Ardea, sul litorale laziale. “Altri, invece, mi hanno detto chiaramente che la differenza economica tra stare a casa e lavorare non è così grande e preferiscono accontentarsi dei soldi del reddito di cittadinanza”.

Per correre ai ripari, nel Lazio si stanno perfino organizzando corsi gratuiti per formare bagnini last-minute. “Con il lockdown il rilascio dei brevetti si è interrotto – spiega Marzia Marzoli, vicepresidente regionale Sib -. Senza nessuno che sorvegli le coste, molti stabilimenti ora temono di non poter aprire”.

In Campania, secondo il Sib, “mancano 2.500 bagnini su circa 1.200 stabilimenti”. “Nelle aziende a gestione familiare – spiega Mario Morra del Bagno Elena a Posillipo – si cerca di rimediare mettendo al lavoro un parente”. Ma qual è il motivo di tanta penuria? “Tanti giovani chiedono di non lavorare nel weekend – risponde Morra – cioè nei giorni in cui ne avremmo più bisogno. Anche il reddito di cittadinanza incide molto, ma non spiega da solo questo esodo dal lavoro”.

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