Sequestrati cellulari e documenti a casa del brocker Bochicchio morto carbonizzato in moto sulla Salaria

20 Giu 2022 19:17 - di Silvio Leoni
Massimo Bochicchio

La Procura di Roma ha inviato ieri i finanzieri del Nucleo speciale di Polizia Valutaria di Romacasa di Massimo Bochicchio, il broker morto carbonizzato ieri in un incidente mentre si trovava in moto su via Salaria per acquisire tablet, computer, telefonini e documenti e cercare, così, di ricostruire le ultime ore e gli ultimi contatti del professionista.

Bochicchio era finito sotto processo a Roma dopo essere stato accusato di aver truffato anche alcuni vip e personaggi dello sport, tra cui l’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy e l’ex-mister dell’Inter Antonio Conte, che avrebbe investito, tramite il fratello, circa 24 milioni di euro.

Sulla morte del broker la Procura ha aperto un’indagine per poter disporre accertamenti medico-legali e tecnici.

Al momento è quella di un malore l’ipotesi più accreditata per la morte di Massimo Bochicchio, deceduto dopo l’incidente ieri in via Salaria a Roma mentre era in sella alla sua moto Bmw.

Una volta arrivata una prima informativa, la Procura di Roma, aprirà il fascicolo di indagine. E nelle prossime ore il pm di turno Andrea Cusani affiderà l’incarico per l’autopsia e se necessario per il test del Dna, considerato che il corpo è carbonizzato. Ed è circolata la tesi che il cadavere divorato dalle fiamme possa non essere quello di Bochicchio.

Per poter disporre tutte le verifiche tecniche il fascicolo sarà rubricato per istigazione al suicidio.

Secondo quanto emerso finora la moto di Bochicchio si sarebbe spostata verso destra andando a sbattere contro il muro, nelle vicinanze dell’aeroporto dell’Urbe. Anche sulla moto saranno disposti accertamenti.

“E’ opportuno fugare ogni dubbio e credo che la Procura voglia disporre tutti gli accertamenti necessari per arrivare a fare assoluta chiarezza su quanto avvenuto ieri mattina”, ha detto oggi l’avvocato Cesare Placanica. Che difende 14 parti civili, tra i quali l’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy e l’ex-mister dell’Inter Antonio Conte, nel processo che vedeva imputato il broker per riciclaggio e abusiva attività finanziaria.

“Non si deve strumentalizzare la morte di una persona costruendo un film su qualcosa che non esiste. Siamo in attesa del certificato di morte che arriverà, come da prassi in questi tragici casi, dopo il riconoscimento della salma”, ha replicato l’avvocato Gianluca Tognozzi, difensore del broker morto.

Dopo la morte di Bochicchio nell’incidente in moto avvenuto ieri su via Salaria, oggi il Tribunale di Roma ha rinviato il processo in attesa dell’acquisizione del certificato di morte.

“Abbiamo appreso da fonti aperte della morte dell’imputato Bochicchio, e non essendo stato depositato formalmente il certificato di morte, considerati i tempi necessari, è opportuno disporre un rinvio a settembre” ha detto il giudice.

“La famiglia mi ha contattato ieri spiegandomi che erano stati informati dalla Polizia locale dell’incidente ma non abbiamo ancora un certificato di morte di Massimo Bochicchio – ha detto in aula il difensore del broker l’avvocato Gianluca Tognozzi – perché anche il fratello che si è recato sul posto ha spiegato che non è stato ancora possibile effettuare un riconoscimento”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *