Miriana Trevisan cambia idea su Salvini: non penso le cose che ho detto di lui, ero fomentata
La conduttrice Miriana Trevisan, famosa per la sua apparizione in tv a Non è la Rai, cambia idea su Matteo Salvini e vorrebbe chiedergli scusa. Ne ha accennato durante una chiacchierata con Silvia Toffanin a Verissimo. Tra le tante cose raccontate a Silvia Toffanin, Miriana Trevisan ha parlato anche di Matteo Salvini. Di lui ha detto: “Ho detto di lui cose che non penso. Ecco vorrei chiedergli scusa” facendo riferimento ad una confessione del leader della Lega che rivelò di aver un poster della Trevisan nella sua camera da adolescente. “Non sono stata carina. Vorrei dirgli che mi dispiace, ero fomentata in quel periodo. Sono orgogliosa invece, ha buon gusto evidentemente. E mi piacerebbe incontrarlo, del resto è una persona frontale, diretta. Un po’ come me. Questo al di là dei giudizi politici”.
Miriana Trevisan, nel 2019, aveva commentato la predilezione di Salvini adolescente per la sua persona in modo molto duro. E lo aveva fatto in un’intervista al Corriere della Sera. “Molte donne considerano Salvini un bell’uomo? Non l’avrei mai immaginato… È una cosa che mi fa sorridere, io non lo trovo bello“, aveva detto Miriana. “Il gusto non si discute – aveva aggiunto -. Sull’argomento mi sono già negata nel 2014. Ne aveva parlato lui alla radio. Ho rifiutato l’intervista. Ho mandato una mail, non mi ricordo neanche che ho scritto”.
“Lui aveva il gusto di tenere il mio poster, il mio gusto può essere che Salvini non mi piace? Poi, capisco, c’è il fascino del potere…”, aveva continuato Miriana spiegando di non apprezzare “le persone che istigano alla violenza. Lui, a volte, fa una propaganda troppo forte. Io tendo a riconoscere gli altri come esseri umani. Penso che l’odio porti odio. Le persone non possono diventare uno scarto. Né si dovrebbe creare emarginazione o alimentare la paura o istigare la rabbia”. Lei Salvini, all’epoca vicepremier, lo aveva incontrato ad alcune feste. “Mi è sembrato un signorotto molto simpatico, ma niente di che. Ci siamo salutati, ciao, ciao. Non mi ha fatto complimenti. Fine”.
Era il marzo del 2019. Parlare male di Salvini era quasi un obbligo. La stessa Trevisan lo ammette: “Ero fomentata”. Infatti in quel periodo andava di moda il “restiamo umani” per dire che il leader della lega e gli elettori di destra erano invece contrari ai principi umanitari. Un po’ il clima che si cerca adesso di creare attorno a Giorgia Meloni. Tirando per la giacca i personaggi dello spettacolo.