La piccola Elena non è stata uccisa a casa. Non è stata ancora trovata l’arma del delitto

20 Giu 2022 14:41 - di Mia Fenice
piccola Elena

Nuovi elementi sul caso della bimba uccisa. La piccola Elena non è stata uccisa in casa. Sono infatti “da riporto“, come si apprende dalla Procura di Catania, le tracce di sangue rinvenute nell’abitazione di Martina Patti, la 23enne rea confessa dell’omicidio della figlia Elena, di 5 anni. E quindi, a seguito degli approfonditi accertamenti eseguiti da carabinieri del Ris, «si può con certezza escludere che l’omicidio sia avvenuto nell’abitazione».

Piccola Elena, gli altri accertamenti

Gli accertamenti chiariranno inoltre se sono di sangue e a chi appartengano le macchie trovate su un vestito di Martina Patti. Il capo d’abbigliamento è stato sequestrato dopo la perquisizione all’interno della casa della donna. Il ritrovamento del vestito non colloca l’omicidio nell’abitazione.

Infine, non è stata ancora trovata, nonostante le ampie ricerche l’arma con cui è stata ha uccisa la piccola Elena a Mascalucia. E tutto ciò nonostante lo scorso sabato i carabinieri abbiano scandagliato palmo a palmo, anche con l’aiuto di droni, il terreno in cui è stato trovato il cadavere della bimba.

Mercoledì il funerale della piccola Elena

Intanto, il funerale della piccola Elena si terrà alla Cattedrale di Catania in Piazza Duomo celebrato dall’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, mercoledì alle ore 17. Inoltre sabato scorso il gip ha deciso che Martina Patti resta in carcere. Il giudice delle indagini preliminari Daniela Monaco Crea ha, infatti, convalidato il fermo disposto dalla procura etnea ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ipotizzando i reati di omicidio premeditato e pluriaggravato e occultamento del cadavere.

I risultati dell’autopsia

Da fonti della Procura sempre sabato erano emersi altri dettagli. «Dalle anticipazioni del medico autoptico si può dire sin d’ora che i colpi sono stati inferti con un’arma compatibile con un coltello da cucina, non ancora trovato, e sono più di undici. Uno solo è stato letale perché ha reciso i vasi arteriosi dell’arteria succlavia ma la morte non è stata immediata». Lo si era appreso da fonti della Procura di Catania dopo l’autopsia. «Il decesso», inoltre, «è intervenuto dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13».

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