Kiev concede la cittadinanza al giornalista russo Nevzorov. «Sono dalla parte delle vittime»

3 Giu 2022 18:08 - di Redazione

Kiev ha concesso la cittadinanza ucraina al giornalista russo ed ex deputato della Duma Aleksandr Nevzorov e alla moglie Lydia, dopo che, lo scorso marzo, avevano lasciato il loro Paese, in opposizione alla guerra, ha reso noto il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Anton Herashchenko, citando il contenuto di un decreto firmato dal Ppesidente Volodymir Zelensky. La cittadinanza ucraina è stata concessa a Nevzorod “per l’inestimabile servizio” reso al Paese.

Giornalista russo, Mosca spicca mandato d’arresto

In Russia è stato spiccato nei confronti di Nevzorod un mandato d’arresto, dopo che un tribunale ne ha disposto in contumacia l’arresto per due mesi, con l’accusa di aver diffuso informazioni false sui militari. È stato anche dichiarato “agente straniero”. Nevzorov e la moglie hanno chiesto la cittadinanza a Kiev, dopo aver attaccato Putin ed averlo fatto in un’intervista rilasciata al canale americano Fox News . Il comitato investigativo del Cremlino ha dichiarato che Nezvorov «ha coscientemente pubblicato false informazioni».

Il giornalista russo: «Sono dalla parte delle vittime, grato agli ucraini»

«Sono dalla parte delle vittime. E sono davvero grato agli ucraini, tormentati, disperati, sanguinanti, che hanno consentito che io mi unissi a loro», ha scritto Nevzorov, uno dei giornalisti più seguiti in Russia, con un canale Youtube con 1,8 milioni di iscritti. Lo scorso marzo, aveva detto che le forze russe avevano deliberatamente bombardato l’ospedale pediatrico di Mariupol.

«Dire la verità in Russia è un crimine»

Un mese fa in un’intervista a Skytg24 aveva denunciato che in Russia, di fatto, sono state chiuse tutte le redazioni professionistiche non colluse con la propaganda di Putin. «Agli oppositori è destinato un trattamento molto duro», fino a 15 anni di carcere, in base ad una recente modifica del codice penale. E poi ancora. «Dire la verità sull’Ucraina in Russia è un crimine», la «popolarità di Putin è ancora alta semplicemente perché le persone sono disinformate. Le proteste nel mio Paese sono state soffocate».

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