Gazprom riduce le forniture di gas all’Italia: “Da Mosca non abbiamo avuto nessuna spiegazione”

15 Giu 2022 13:36 - di Guido Liberati
Putin, Gazprom

La Russia alza il livello dello scontro nei confronti dell’Europa e passa all’offensiva per costringere i partner europei a capitolare usando l’arma del gas. Va letta in questa ottica la scelta di Gazprom di ridurre il flusso di gas verso l’Italia da questa mattina e verso la Germania da ieri .

“Eni conferma che Gazprom ha comunicato una limitata riduzione delle forniture di gas dalla Russia verso l’Italia per la giornata di oggi, pari a circa il 15%“. Lo spiega all’Adnkronos un portavoce del colosso energetico aggiungendo che “le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate”. “Eni sta costantemente monitorando la situazione” assicura il portavoce.

In una nota pubblicata sulla Piattaforma di informazioni privilegiate (pip) per il monitoraggio Remit del Gestore dei mercati energetici, si legge che il colosso energetico “ha ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi dal proprio fornitore russo relativamente all’approvvigionamento gas verso l’Italia”. Alla luce dello scenario aperto dalla decisione di Gazprom “Eni – si spiega – continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti”.

«Anche io ho l’impressione che quella di ieri sia una decisione politica e non una decisione tecnica». Lo ha detto il vicecancelliere Robert Habeck, rispondendo a una domanda a Berlino sulla riduzione delle consegne del gas del 40% annunciata da Gazprom attraverso Nord Stream 1.

«Non c’è alcuna indicazione al momento di rischi sulle forniture energetiche». Lo ha detto Tim McPhie, portavoce della Commissione Ue, rispondendo a una domanda sui possibili effetti delle riduzioni di gas annunciate da Gazprom ieri sul Nord Stream 1 e oggi sui flussi diretti a Eni.

Gazprom ieri ha tagliato del 40% le forniture alla Germania

Da ieri Gazprom ha ridotto di oltre il 40% della sua capacità di consegna giornaliera di gas alla Germania, tramite il Nord Stream, il gasdotto che dalla Russia arriva in territorio tedesco passando sotto il Mar Baltico. Riduzione che scatta con effetto immediato. Altrettanto veloce è stato il rialzo delle quotazioni: il gas ha sfondato quota 100 euro al megawattora.
Per l’economia della Germania è un duro colpo considerando che poco meno della metà della forniture energetiche arriva dalla Russia. La Bundesbank ha annunciato che l’azzeramento delle forniture di gas costerebbe alla Germania 180 miliardi di euro pari al 5% del Pil Gazprom ha giustificato il taglio con la mancata consegna di alcune attrezzature da parte del gruppo tedesco Siemens. “Le consegne di gas tramite il gasdotto Nord Stream possono essere garantite solo fino a un volume di 100 milioni di metri cubi al giorno, invece dei previsti 167 milioni al giorno”, ha affermato il gruppo in una dichiarazione pubblicata su Telegram.

Se le interruzioni di Gazprom non creano rischi nell’immediato, potrebbero mirare a ridurre le possibilità di Germania e Italia di riempire le loro scorte di gas (e la capacità di aiutare gli altri paesi europei) e diventa più complicato nell’immediato per l’Ue l’affrancamento da Mosca.

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