Gas, ora anche il governo lo ammette: truffa speculativa sui prezzi. La Russia continua a rifornirci

12 Mar 2022 12:17 - di Roberto Frulli
gazprom

Ora anche il governo lo ammette: è in atto una truffa speculativa sui prezzi del gas. E l’unica soluzione è mettere un tetto massimo ai prezzi del gas.

È il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, dai microfoni di Skytg24, a ribadire l’unica soluzione che se adottata a livello europeo sarebbe in grado di disinnescare “la colossale truffa” che il nervosismo dei mercati internazionali sta operando ai danni di imprese e cittadini quadruplicando il prezzo di carburanti, a partire dal gas, che la Russia continua regolarmente a fornirci anche nel corso della guerra in Ucraina.

D’altra parte qualche giorno fa era stato lo stesso Ceo di Gazprom a svelare che non solo la Russia continuava a fornire gas all’Europa ma, addirittura, ne forniva più di prima poiché l’Europa stessa lo richiedeva. Ed è anche comprensibile visto che la Russia guadagna circa un miliardo al giorno vendendo gas.

“Non esiste un motivo perchè il prezzo del gas aumenti: in questi giorni anzi affluisce abbondantemente da tutti gasdotti compresi quelli russi in misura anche maggiore di anni fa – spiega Cingolani. – Solo che, rispetto a tempo fa, costa di più perchè c’è nervosismo sul mercato“.

“Se mettiamo un price cap europeo questa cosa non può succedere più – assicura il ministro. – Allora cominciamo con il bloccare i costi dell’energia che stanno crescendo in maniera assolutamente scorrelata dalla realtà dei fatti perche il costo di estrazione del gas è sempre lo stesso. E non esiste un motivo per venderlo a 10 volte più”.

”Se dunque mettiamo un cap e interveniamo urgentemente blocchiamo questa spirale speculativa“, spiega ancora Cingolani confermando come il governo stia lavorando a “nuovi aiuti per le categorie tartassate“.

L’idea non è, ovviamente, né di Cingolani né del governo italiano ma del premier greco che l’aveva lanciata alcuni giorni fa trovando una iniziale freddezza dalla Ue.

Quanto all’idea di rivedere le accise, cioè il vero scandalo del prezzo, Cingolani sostiene che  “anche su questo si dovrebbe ragionare” ricordando, però, che “le accise servono a far funzionare lo Stato. Noi comunque faremo la nostra parte”.

Resto il fatto che, torna a dire il ministro per la Transizione ecologica “si tratta di una colossale truffa che arriva dal nervosismo del mercato a spese delle imprese e dei cittadini”.

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