Cacciari a Letta :«Lascia stare il campo largo, restano solo i cocci. I Cinquestelle sono morti»

22 Giu 2022 11:15 - di Giorgia Castelli
Cacciari

«Da oggi il governo Draghi è ancora più scassato». Massimo Cacciari intervistato da La Stampa fa un’analisi durissima contro il governo dopo l’approvazione della risoluzione Draghi. Cade prima delle elezioni? «Certamente no. I partiti – dice  il filosofo – non hanno neanche gli occhi per piangere, figuriamoci se possono abbandonare questa nave. Noto però che l’idea del campo largo dopo il voto di ieri è andata in frantumi. Renzi, Calenda, Conte, Di Maio. Ognuno per conto suo. Restano solo cocci».

Cacciari: «I 5stelle hanno sancito la loro morte politica»

E su Conte che aveva promesso sfracelli attacca: «Era tutta manfrina, una lotta di posizionamento e niente più. Una polemica fasulla. Il tentativo di darsi un’identità nell’attesa di prossime prove». Un tentativo fallito per Cacciari: «Ieri i 5stelle hanno sancito la loro morte politica».

Il vero problema è “il Parlamento”

Ma per Cacciari il problema vero è «il Parlamento. Lei ha assistito al dibattito? Una cosa desolante. Nessuna analisi, nessun ragionamento storico sul conflitto, nessuna presa di coscienza della posta in gioco. Questa guerra cambierà tutto. Eppure, su questo, neanche una parola». E poi ancora: «Questa è una guerra tra Russia e Stati Uniti. E ha già definitivamente cambiato gli equilibri geopolitici di un mondo che era retto dalla supremazia americana. Poteva piacere o no, ma era così. E anche le forze di sinistra hanno dovuto prenderne atto».

Cacciari: «L’Europa ha perso il suo treno»

L’Europa è sparita? «L’Europa – dice Cacciari – ha perso il suo treno. Si è acquattata sotto l’ombrello di Washington e ha buttato al vento l’occasione di dare vita a un equilibrio multipolare. E meno male che abbiamo fatto l’unione di mercato e monetaria, perché oggi, senza l’aiuto delle banche centrali, Paesi come il nostro sarebbero in default». E poi continua: «E lei se lo immagina che cosa potrà accadere in autunno, quando avremmo solo il 25% delle nostre forniture di gas? Ma è proprio di questo che dovrebbe discutere il Parlamento! È questo il tema. Non le armi. Quelle le dobbiamo mandare per forza. Sarebbe ridicolo pensare il contrario».

«Il Parlamento è debole, rappresentato da pseudo-partiti»

Quindi attacca:  «Il Parlamento è debole, debolissimo. Rappresentato da pseudo-partiti incapaci di qualunque soluzione e tanto meno di prospettiva strategica. Fa solo scenette. Così il ruolo del Nocchiero diventa sempre più forte e centrale. Lo sanno tutti. Tanto è vero che un elettore su due non va neanche a votare. Intanto i partiti si rompono e si dividono salvo votare tutti compattamente le stesse cose».

Cacciari a Letta: «Lascia stare questa idea del campo largo»

Il riferimento va a “Conte e Di Maio“. «Viene mal di pancia a parlare di valori. Niente più che una guerra intestina». È normale che Di Maio resti al governo? «Ha fatto la scissione proprio per questo». E poi sul grande centro: «Posso dare un consiglio a Letta, come sempre inascoltato? Lasci stare questa idea del campo largo. Gli assemblaggi non si fanno con i cocci degli altri. E si faccia una ragione di quello che è davvero». Ovvero, spiega, «il partito che garantisce il governo… Perché il Pd è il partito che funziona nei rapporti internazionali con le altre potenze occidentali. Il Pd è diventato questo. Può governare con Conte, con Salvini, con Di Maio, con chiunque. Il resto sono velleitarismi».

Su Giorgia Meloni

Strada spianata a Giorgia Meloni? «Proprio no. Almeno al momento. La leader di Fratelli d’Italia è intelligente, ma deve rendersi conto anche lei che l’Europa non l’accetterà mai». Dove si immagina che sarà Mario Draghi tra un anno, dopo le elezioni? «Suppongo ancora a Palazzo Chigi. Naturalmente senza essersi candidato».

 

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