Africa rave a Peschiera e poi molestie sul treno, il racconto di una vittima: “Anche le donne ci insultavano”

6 Giu 2022 9:58 - di Vittoria Belmonte
Peschiera

I video pubblicati su Tik Tok parlano chiaro, e soprattutto parlano le scritte che li accompagnano. «Devasto». «Spacchiamo tutto». «Se non sei a Peschiera del Garda giovedì 2 giugno ti perdi tutta l’Africa in un solo posto». «Africa a Peschiera». «Oggi Peschiera è stata conquistata dagli africani». «Peschiera come l’Africa».

Quello che si vede non è meno inquietante. Ecco il riassunto di Libero, eloquente e inconfutabile: “Ragazzotti di colore che mostrano il sedere, ballano in spiaggia denigrando e prendendo in giro le donne bianche, saltano sopra i tettucci delle automobili, rovesciano tavolini, sputano per terra, e soprattutto se le danno di santa ragione”. Si chiamano “Giornate Africa”. Lo dicono gli investigatori. 1500 immigrati di seconda generazione senza controllo. 

«Io non so se fossero immigrati di prima o seconda generazione – si accende la sindaca di Peschiera Orietta Gaiulli – sono solo una razza di delinquenti che hanno lasciato una profonda ferita nella mia comunità. Abbiamo vissuto una giornata di guerra».

Non si sono fatti mancare nulla. Neanche i palpeggiamenti e le molestie a danno di sei amiche sedicenni che col treno tornavano a casa da Gardaland. La tecnica è la stessa usata a Milano, in piazza Duomo, la notte di Capodanno. Le molestie sono avvenute lo stesso giorno del raduno a danno di ragazzine tra i 16 e i 17 anni che stavano rientrando a casa dopo una giornata passata a Gardaland.

Per ora sono stati individuati trenta appartenenti al branco. Sarebbero loro gli autori delle violenze denunciate dalle minorenni sul treno. Le ragazzine hanno riferito di essere in grado di riconoscere i volti dei loro molestatori. Anche le donne hanno insultato le ragazze bianche. Una delle vittime ha raccontato al Giorno: «Il treno era stracolmo, faceva caldissimo. Volevamo scendere, ma ce l’hanno impedito azionando l’allarme. Abbiamo attraversato varie carrozze e nel tragitto hanno iniziato a toccarci ovunque. Sono scoppiata a piangere e ho avuto un attacco di panico. Mentre andavamo avanti ci toccavano, sentivo l’aria mancarmi. La gente fumava, le ragazze specialmente ci davano delle “bianche”, delle privilegiate e non ci facevano passare». Alla prima fermata, a Desenzano, le vittime terrorizzate hanno implorato aiuto. «Per fortuna – raccontano – un altro ragazzo, anche lui nordafricano, ha spinto via gli amici e ci ha fatto scendere».

L’indagine però si allarga. Le ragazze molestate non sono sei ma già una decina. “C’è anche da capire – riferisce il Corriere – come mai il treno sia stato fatto partire e con quali condizioni di sicurezza visto il sovraffollamento e la presenza di ragazzi che fumavano e «saltavano sui sedili». Domenica la stazione è stata presidiata da agenti in assetto anti sommossa per il timore di un nuovo raduno: decine i ragazzi identificati ma nessun assalto bis”.

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