Milano, nordafricani palpeggiano 6 ragazzine sul treno: «Le donne bianche qui non salgono»

4 Giu 2022 17:22 - di Redazione
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Doveva essere una giornata all’insegna della spensieratezza ma si è trasformata in un incubo. Sei ragazzine sono state molestate a bordo del treno che le stava riportando a Milano dopo aver trascorso una giornata al parco divertimenti. Le giovani, quattro residenti a Milano e due a Pavia, hanno tutte tra i 16 e i 17 anni e si trovavano a bordo del treno che da Peschiera del Garda, in provincia di Verona, doveva portarle nel capoluogo lombardo.

Milano, sei ragazze sono state molestate sul treno

Come racconta MilanoToday.it sul convoglio, e per lunghi minuti, un numeroso gruppo di giovani descritti come nordafricani, hanno iniziato a molestarle palpeggiandole nelle parti intime e insultandole. Le ragazzine, aiutate da un altro giovane, sono riuscite a scendere nella fermata successiva di Desenzano. Poi hanno presentato denuncia alla polizia ferroviaria della Stazione Centrale di Milano.

Milano, il racconto delle ragazze

«Eravamo circondate. Il caldo era asfissiante, alcune di noi sono svenute. Mentre cercavamo un controllore avanzando a fatica lungo i vagoni», è avvenuta l’aggressione sessuale, come riporta il sito dell’Ansa.it. «Ridevano. Ci dicevano “le donne bianche qui non salgono”», hanno raccontato al quotidiano. Le adolescenti hanno raccontato che poco prima delle 18 si trovavano nella stazione ferroviaria di Peschiera, dove la banchina e i binari erano stati invasi «da oltre un centinaio di ragazzi e anche qualche ragazza, la maggior parte nordafricani, della nostra età o poco più grandi. Urlavano e correvano. Hanno anche sputato sui finestrini di un treno arrivato prima del nostro».

Zaia: «Tolleranza zero»

Luca Zaia, come si legge il Giornale.it, ha commentato l’episodio. «Continuiamo la nostra battaglia quotidiana per una libertà non solo individuale, ma sociale. Pensare che delle ragazze vengano importunate, molestate o che siano oggetto di aggressione nei nostri territori non esiste. Il mio appello è che ci sia tolleranza zero e che le forze dell’ordine ci mettano il massimo impegno per trovare i responsabili».

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