Roma, sgomberata di nuovo l’ex-fabbrica della Penicillina: dalla Raggi a Gualtieri nulla è cambiato
L’ex-fabbrica della Penicillina, in via Tiburtina 1040, a pochi passi dal quartiere San Basilio, a Roma, è stata sgomberata questa mattina su ordine del prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, con un blitz delle forze dell’ordine fra cui la polizia di Roma capitale insieme all’Ama.
Nell’insediamento abusivo abitavano circa 20 persone – tutti stranieri – che saranno ora identificate.
Lo sgombero dell’ex-fabbrica della Penicillina, che rientra nella linea di azione portata avanti dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, di contrasto al degrado e ripristino della legalità, è stato deciso nel corso di un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Peraltro lo stabilimento della Penicillina era stato già sgomberato in passato ma poi occupato nuovamente.
Anche nel dicembre 2018 l’ex-fabbrica della Penicillina occupata da una quarantina di immigrati provenienti dall’Africa ma anche da italiani senza fissa dimora, era stata sgomberata con un blitz e il Comune di Roma, all’epoca guidato dalla Raggi, aveva assicurato che avrebbe preso in carico le persone mandate via. Oggi il nuovo sgombero.
All’epoca gli stessi immigrati, arrivati in Italia con la convinzione di trovare l’Eldorado, attirati dalle disastrose e imbarazzanti politiche migratorie della sinistra, spiegarono così, mentre venivano sgomberati, quali erano le condizioni in cui vivevano nella Capitale a guida grillina: “È orribile vivere qua dentro, spesso le persone litigavano e finivano a darsi le coltellate. Per questo dico che questo sgombero è normale, perché qui non si può vivere – raccontò un immigrato senegalese che viveva da sei mesi nella ex-fabbrica della Penicillina. – Sono in Italia da 22 anni. Vivevo qui da sei mesi, c’erano anche italiani e romeni. Sono andato via dal mio paese a 16 anni e non mi fa paura essere sgomberato però devo sistemarmi in qualche modo, non posso vivere in strada. Dovrebbero aiutarci a trovare lavoro”.
E un residente del quartiere: “Le istituzioni dovevano intervenire 30 anni fa quando questo posto è stato abbandonato, qui c’è l’amianto in polvere e noi lo respiriamo tutti i giorni. E’ uno sgombero farsa, chi pagherà per questi veleni che respiriamo“.
Sono passati meno di 4 anni da quello sgombero. La sindaca grillina Virginia Raggi ha lasciato il posto al piddino Roberto Gualtieri. E siamo punto e a capo.