Respinto il ricorso di Trump contro Twitter. L’ex presidente Usa però va avanti con Truth Social
Niente da fare per Donald Trump. Un giudice federale di San Francisco, James Donato, ha respinto il ricorso presentato dall’ex presidente Usa contro Twitter. Per la decisione della piattaforma digitare di metterlo al bando dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Il ricorso, inizialmente presentato da Trump lo scorso anno in Florida insieme alle analoghe denunce a Google e Facebook, è parte di una più ampia strategia per mobilitare i conservatori. Che accusano da tempo le società di social media di censurare le loro posizioni. Di mettere il bavaglio sulle idee non ‘conformi’ al pensiero dominante.
Rigettato il ricorso di Trump contro Twitter
La decisione del giudice arriva dopo che il fondatore di Tesla e Space X Elon Musk ha annunciato la sua intenzione di comprare Twitter. Puntando il dito contro le politiche per limitare gli estremisti, considerate una limitazione della libertà di espressioni. Affermazioni che hanno suggerito la possibilità che il bando di Trump da Twitter possa essere rimosso.
L’ex presidente Usa continuerà a usare Truth Social
Trump, comunque, ha affermato che anche se cadrà il bando, non tornerà a twittare perché continuerà ad usare il nuovo social da lui creato, Truth Social. Il social Verità che in effetti non sta avendo un lancio brillante. Musk da parte sua ha detto di “non avere avuto comunicazioni dirette o indirette” con Trump riguardo all’acquisto di Twitter. Nella sua sentenza, il giudice distrettuale James Donato ha definito non plausibili gli argomenti sostenuti dai legali di Trump. Che nel ricorso avevano aggiunto una serie di altre persone i cui account erano stati sospesi per disinformazioni su vaccini e elezioni 2020.