Rai, Fuortes costretto alla retromarcia, si rimangia circolari e tagli ai Tgr: un successo di Fdi

4 Mag 2022 13:34 - di Bianca Conte
Rai

L’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, notoriamente avverso a ogni mediazione, deve fare un passo indietro. Costretto alla retromarcia dai giudici, l’ad della Rai ha siglato stanotte un accordo tra Usigrai e Azienda. Un documento che, sottolinea Fdi che ha combattuto una fiera campagna per garantire alla struttura dei Tgr adeguati spazi informativi. E un rilancio che passi per investimenti necessari, «segna un nuovo corso nei metodi di gestione del Servizio Pubblico da parte del vertice aziendale».

Rai, dopo il taglio ai Tgr, Fuortes firma l’accordo tra Usigrai e Azienda

E così Fuortes, che si è fin qui inimicato il sindaco interno e una discreta fetta dei dirigenti a lui vicini. Che il cda ha messo alla prova nella seduta per l’approvazione del piano di risanamento. Dopo essersi esposto ai dubbi e alle polemiche praticamente di tutti (o quasi) – Usigrai in testa, ma anche un pezzo dei consiglieri – specie dopo aver deciso di tagliare l’ultima edizione delle testate regionali, non solo è uscito ridimensionato dall’aula del Tribunale civile di Roma che ha condannato la Rai per condotta antisindacale. Ma ora ha dovuto abbassare la soglia delle pretese imprenditoriali firmando un patto che ridimensiona le sue iniziali dichiarazioni e le iniziative che ne sono seguite.

Fuortes si rimangia circolari e tagli: un successo anche di Fdi

Una vicenda, quelle incentrata sulla sforbiciata – che Fuortes ha deciso senza consultarsi preventivamente con gli addetti ai lavori – della terza edizione dei tg regionali, che per mesi ha visti contrapposti l’ad Carlo Fuortes. La potente organizzazione dei lavoratori Rai. E che ha trovato sponda in Fratelli d’Italia che ha condotto sul punto una pervicace battaglia, condita da audizioni in Vigilanza e comunicati di fuoco, culminati nella rottura delle relazioni sindacali. Una spaccatura che va a risanarsi oggi con l’accordo siglato notte tempo.

Le dichiarazioni di Santanché e Mollicone sulla controversia Usigrai-Rai

Sul punto, allora, i parlamentari di Fratelli d’Italia in commissione di Vigilanza Rai, Daniela Garnero Santanchè e Federico Mollicone, hanno commentato soddisfatti: «Disprezzo delle regole e chiusura al dialogo non sono ammissibili da parte del vertice del Servizio Pubblico. Dopo mesi di dura contrapposizione, culminata nella condanna per comportamento antisindacale nei confronti dell’amministratore delegato Fuortes, l’accordo raggiunto stanotte fra Usigrai e Azienda è un importante risultato che segna un nuovo corso nei metodi di gestione del Servizio Pubblico da parte del vertice aziendale».

Fuortes, Fdi: positivi riscontri per i giornalisti esterni e sulla valorizzazione degli inviati

«Come Commissione di Vigilanza Rai – proseguono gli esponenti di Fratelli d’Italia – dopo il taglio senza consultazione preventiva della terza edizione dei tg regionali, ci eravamo spesi con un atto di indirizzo affinché l’Ad assicurasse alla Tgr adeguati spazi informativi con investimenti di rilancio. E l’intesa va in questa direzione. Positivo anche l’impegno sul giusto contratto per i giornalisti esterni che da anni collaborano con la Rai, e la valorizzazione del ruolo degli inviati. Il cui ruolo si è confermato strategico in questi mesi di guerra in Ucraina.

Fuortes retrocede anche sul tetto alle partecipazioni extra aziendali dei giornalisti Rai

L’Ad – concludono quindi la Santanchè e Mollicone – si è anche impegnato a rimangiarsi la circolare liberticida che poneva un tetto alle partecipazioni extra aziendali dei giornalisti Rai. Un accordo che arriva a poche ore dall’audizione dell’ad in Commissione di Vigilanza. Al quale chiederemo chiarimenti sul piano industriale di questa Governance per il futuro della Rai, ancora non pervenuto. Mentre si rischia di svendere l’asset strategico delle torri di Raiway»…

 

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