Peste suina fuori dalla zona rossa, primo caso in provincia di Rieti. Domani blitz anti-cinghiali

26 Mag 2022 20:11 - di Eugenio Battisti

L’allarme peste suina si allarga. E travalica la zona rossa della Capitale. Accertato il primo caso in provincia di Rieti. Su una carcassa di cinghiale nella zona di Borgo Velino. “L’Istituto Zooprofilattico ha comunicato un nuovo caso positivo su una carcassa di cinghiale Questa volta nella zona di Borgo Velino in provincia di Rieti”. Così l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “I servizi veterinari della Asl hanno già attivato i protocolli operativi. Salgono complessivamente a 14 i casi finora accertati di peste suina, questo è il primo al di fuori della zona rossa“.

Peste suina, primo caso nel reatino

Intanto domani a Roma è previsto un blitz contro i cinghiali. Appuntamento in centro storico, piazza Santi Apostoli, per scatenare una grande protesta nella Capitale. Dove i cinghiali che ‘pascolano’ allo stato brado a ridosso dei cassonetti hanno causato casi di peste suina. Che stanno mettendo a rischio gli allevamenti di maiali e produttori di salumi. Ma anche l’immagine dell’Italia nel mondo. Dietro l’hastag  #bastacinghiali allevatori, agricoltori e cittadini scenderanno in piazza insieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Per denunciare, con eclatanti azioni dimostrative, una emergenza nazionale. Che sta provocando problemi sanitari, sociali, economici e ambientali. “Gli animali selvatici – dicono gli organizzatori – trasmettono malattie, distruggono le produzioni alimentari. Sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti. E arrivano fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti sempre più vicini ad abitazioni e scuole. Fino ai parchi dove giocano i bambini”.

Domani blitz anti-cinghiali a Roma

L’iniziativa servirà di supporto al decreto del governo che tende a modificare la legge 157/92, allungando il periodo di caccia. Consentendo di eliminare i cinghiali anche nelle aree protette dove oggi si rifugiano. Anche il Molise prenderà parte alla mobilitazione portando nella capitale centinaia di agricoltori e allevatori provenienti da tutta la regione. “I nostri imprenditori – afferma Coldiretti Molise – sono esasperati per una emergenza che dura ormai da troppo tempo e che sta portando sull’orlo del fallimento decine e decine di aziende agricole e zootecniche non solo molisane ma di tutto il Paese”. Alle ormai quotidiane devastazioni di questi ungulati oggi si aggiunge anche un ulteriore gravissimo pericolo: la Peste Suina Africana (Psa) che, pur non essendo contagiosa per l’uomo, mette a rischio interi allevamenti che, se contagiati, provocherebbe una catastrofe economica per gli imprenditori e dunque l’intera economia agroalimentare del territorio.

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