Migranti, assalto a Lampedusa: in poche ore sbarcano in centinaia. Lamorgese sempre non pervenuta

18 Mag 2022 19:47 - di Martino Della Costa
migranti

Sbarchi di migranti a raffica: le coste di Sicilia e Calabria prese d’assalto. Con la ministra Lamorgese sempre non pervenuta. Solo ieri, erano 450 i migranti approdati a a Pozzallo nel Ragusano. Mentre altri 57 entravano nel porto sicuro di Lampedusa dopo che appena il giorno prima ne erano arrivati più di duecento. Un centinaio, invece, i migranti di varie nazionalità giunti a Roccella ionica in Calabria, a seguito di una operazione di soccorso in mare che la Guardia di finanza ha attuato una volta intercettata l’emergenza. E dove domenica si erano registrati tre sbarchi consecutivi. Altri 145 a bordo della Sea Wacht 4 hanno trovato approdo e accoglienza ad Augusta. Diciotto gli arrivi nel solo tratto di costa della Locride in questi primi 4 mesi e mezzo del 2022. Mille i migranti presenti nellʼhotspot di Lampedusa, ormai al collasso. E questi sono solo i numeri delle ultime ore. Un rendiconto che annovera migliaia di arrivi. Sbarchi ininterrotti, che ogni giorno mettono a dura prova i sistemi di soccorso e assistenza.

Migranti, ancora sbarchi a Lampedusa: 168 arrivati nella notte

Veniamo allora agli ultimi sbarchi (per ora) registrati a Lampedusa, dove nella notte sono approdati 168 migranti. I i militari della Guardia di finanza hanno rintracciato i primi due barchini, entrambi sequestrati, a circa 18 miglia dalle coste dell’isola. Sul primo erano in 28, tra cui 4 donne e 10 minori, provenienti da Marocco e Tunisia. Sul secondo viaggiavano, invece, 17 tunisini, tra cui una donna. In 62, invece, in arrivo da Egitto, Marocco, Sudan ed Etiopia sono sbarcati intorno alla mezzanotte al molo Favaloro. Viaggiavano a bordo di un barchino di dieci metri che gli uomini delle Fiamme Gialle hanno intercettato a cinque miglia dalla costa. Infine (sempre al momento), gli ultimi ad arrivare sulla più grande delle Pelagie sono stati 61 uomini di varie nazionalità. Su un’imbarcazione di 10 metri sono riusciti a raggiungere autonomamente Cala Croce, dove i finanzieri li hanno bloccati. Per tutti è stato disposto il trasferimento nell‘hotspot di contrada Imbriacola.

E con l’arrivo di altri 140 migranti, salgono a 308 le persone sbarcate in poche ore sull’isola

Una vera e propria staffetta interminabile, quella in corso con la ripresa dei viaggi e degli sbarchi favoriti dalla bella stagione, che vede Lampedusa come meta principale su cui fare rotta. Una corsa all’approdo che alterna gli arrivi delle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza al molo Favaloro. E così, nelle ultime ore, con altri quattro approdi, sulla più grande delle Pelagie sono arrivati in 140. Migranti che viaggiavano a bordo di barchini intercettati nelle acque antistanti l’isola. Tutti uomini i primi due gruppi di 12 e 23 tunisini, rintracciati a bordo di due carrette del mare a circa 2 miglia dal molo commerciale. C’erano, invece, 7 donne e 8 minori tra i 69 sbarcati poco dopo, intercettati sempre dai militari delle Fiamme gialle da capo Ponente. Gli ultimi a raggiungere l’isola sono stati 36 migranti provenienti da Guinea Conakry, Mali, Siria e Sudan. Salgono così a 308 le persone arrivate in poche ore a Lampedusa. Per tutti è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove si trovano al momento circa mille ospiti.

Ismu, uno studio conferma: il 43% dei minori non accompagnati arriva dall’Africa

E mentre la macchina dell’accoglienza, perennemente in moto, continua ad oliare i suoi ingranaggi a suon di sbarchi, un’indagine realizzata dalla Fondazione Ismu – che verrà presentata venerdì prossimo durante il webinar “Msna e accesso all’istruzione e alla formazione in Italia” – analizza il fenomeno migratorio nei dettagli. E, per esempio, rivela in prima istanza che il 43% dei minori stranieri non accompagnati (Msna, Minori stranieri non accompagnati) che arriva in Italia ha origine africana. Il 34,7% asiatica. E il 21,5% proviene dall’Europa centro-orientale. Non solo. entrando nel merito dei dettagli del report, si apprende che sono rappresentate, nel complesso, 41 cittadinanze dell’Africa. Dell’Asia e dell’Europa dell’Est. Di cui oltre la metà riferite a Stati del Nord Africa o dell’Africa sub-sahariana. Le prime tre cittadinanze per numerosità comprendono oltre la metà dei Msna censiti e le prime cinque circa i 3/4 del totale dei 1.400 minori. Ovvero: Bangladesh (343 minori), Albania (275). Egitto (168). Tunisia (128). Pakistan (110).

Il report: i Msna censiti risultano distribuiti in 75 province italiane

«Lo studio – spiega la professoressa Mariagrazia Santagati, responsabile settore educazione di Fondazione Ismu – aggiunge un nuovo tassello alla conoscenza delle condizioni dei Msna in Italia. Proponendo un’analisi del diritto allo studio dei Msna, ambito ancora poco indagato nel nostro Paese». La prima fase di ricerca si è basata su un’indagine a scala nazionale rivolta alle strutture italiane di prima e seconda accoglienza che, nel 2020, accoglievano minori non accompagnati. Il campione rappresentativo è di 130 enti e di 1.400 Msna ad essi associati. E ancora. I Msna censiti risultano distribuiti in 75 province italiane. La metà di essi (52,2%) si trova in strutture collocate in dieci province. 5 delle Isole e del Sud (Trapani, Agrigento, Messina, Salerno, Catania). E 5 del Nord (Milano, Novara, Udine, Pordenone, Bologna). Zone di approdo dalla rotta mediterranea e balcanica. Il 63,7% dei Msna censiti dalla survey nel Paese di origine era studente o studente-lavoratore. Il 34,4%, invece, si trovava in una condizione di inattività (non era né al lavoro né a scuola). Oppure già lavorava. I Msna del campione si caratterizzano in un percorso di 6 anni di istruzione.

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