Incrociatore russo affondato, emergono altre verità: dagli Usa informazioni a Kiev per colpire il Moskva

6 Mag 2022 8:55 - di Redazione
incrociatore russo

I media americani tornano sulla vicenda dell’incrociatore russo Moskva, affondato a metà aprile, presumibilmente con missili anti-nave ucraini. Secondo il Washington Post e il New York Times, che citano fonti anonime a conoscenza della questione, l’operazione si sarebbe svolta sulla base delle informazioni d’intelligence che gli Usa avrebbero fornito in aiuto a Kiev, per centrare l’ammiraglia della flotta navale russa. Il fiore all’occhiello della marina militare di Mosca, colpita e affondata meno di un mese fa. Anche se la Russia ha parlato di un incendio a bordo come causa della distruzione e dell’inabissamento. E nonostante Washington affermi che non era a conoscenza dei piani dell’Ucraina.

Il ruolo degli Usa nella vicenda dell’incrociatore russo affondato

Lo rivelano i media americani. Lo scrivono il Washington Post e il New York Times, citando fonti anonime. Ma alla fine non è chiaro se gli Usa sapessero che l’Ucraina avrebbe attaccato. Con il governo americano che insiste ad affermare di non essere stato coinvolto nella decisione. Secondo Nbc News, allora, su richiesta delle forze di Kiev, gli americani hanno confermato che una nave nel Mar Nero segnalata dagli ucraini era l’incrociatore Moskva. E si sarebbero limitati a contribuire all’operazione confermando la posizione. Non solo. Una stessa fonte Usa citata dal Post conferma che, nonostante il passaggio di informazioni di intelligence sul Moskva, gli Stati Uniti «non erano a conoscenza» della decisione dell’Ucraina di colpirlo.

Dagli Usa solo informazioni d’intelligence per colpirlo

«Gli Stati Uniti forniscono intelligence sul campo per aiutare gli ucraini a difendere il loro Paese. Non forniamo intelligence con l’intento di uccidere generali russi», ha affermato ieri la portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson. Una precisazione divenuta indispensabile dopo l’articolo del New York Times secondo cui gli ucraini avrebbero ucciso una decina di generali russi grazie alle informazioni d’intelligence fornite da Washington. «L’Ucraina combina informazioni che forniamo noi e altri, con l’intelligence che loro stessi raccolgono – ha detto sempre ieri il portavoce del Pentagono, John Kirby –. E poi prendono le loro decisioni».

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *