L’ultima mossa di Putin per recuperare i segreti militari in fondo al mare a bordo del Moskva
La nave degli zar Kommuna per scoprire i misteri ini fondo al mare. Continua a tenere banco il caso dell’incrociatore russo Moskva; il fiore all’occhiello della marina russa, affondato dai missili ucraini Neptun a circa venticinque chilometri da Odessa. Ancora oggi ci sono notizie da fonti contrastanti: secondo l’ultimo bilancio di Mosca, fornito dall’agenzia Ria, ci sarebbe stato soltanto un morto, con 396 persone salvate e 27 disperse. Secondo giornali non ufficiali, i militari che avrebbero perso la vita sarebbero stati una cinquantina. I nomi sarebbero stati rivelati dai parenti dei morti e dei dispersi: ma non è stato ancora possibile avere una conferma da una fonte indipendente; anche se una vera e propria smentita dalle autorità russe non è mai arrivata. Una cosa sembra molto probabile: che in fondo al mare siano finiti codici, segreti militari, equipaggiamenti e informazioni molto importanti per la Russia. E che Putin vuole a tutti i costi recuperare.
Putin si affida alla Kommuna, la nave da guerra più antica del pianeta
L’ipotesi nasce dal fatto che Mosca si affida ora alla Kommuna – l’imbarcazione da guerra degli zar più antica del pianeta, costruita nel 1912 ed entrata in servizio nel 1915 col nome di Volkhov – per recuperare quel che resta dell’incrociatore Moskva. E’ quanto ha riportato il sito di analisi di Difesa ‘Covert Shores’. E’ l‘ultima carta che si gioca il Cremlino anche per cercare di capire come sia stata possibile la debacle, strategica ma anche simbolica. Pensata all’epoca degli zar, la Kommuna ha uno scafo di una cinquantina di metri che ricorda quello di un catamarano che originariamente era destinato a sollevare i sottomarini colpiti. Elementi come i tubi missilistici che si trovavano sulla Moskva potrebbero essere recuperati con l’argano della Kommuna che, al momento- ha riportato l’Ansa – è stata avvistata a Sebastopoli. È probabile che a bordo dell’antica nave da guerra ci sia un sommergibile per immersioni profonde.
Materiale crittografico e informazioni: il “tesoro” in fondo al mare
Putin confida, dunque, sulla Kommuna per far luce su quanto accaduto nelle acque del Mar Nero e tentare di recuperare il “tesoro” inabissato a bordo dell’incrociatore. L’operazione è voluta per trarre in salvo codici e strumentazioni pur essendo fondamentale, però, non è tra le più semplici. Secondo le ricerche del sito Covert Shores, il relitto si troverebbe a circa cinquanta metri di profondità. Il tutto e per tutto per salvare “materiale crittografico – radio e chiavi che indicano strategie confidenziali – così come qualsiasi arma o registro che potrebbe essere di interesse per una potenza straniera”.