Il fisco diventa veggente, prevede chi non pagherà le tasse: il logaritmo “magico” è la nuova follia

27 Mag 2022 11:21 - di Adriana De Conto
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Punire l’evasione fiscale prima che venga commessa: siamo alla preveggenza, o alla follia, fate voi. Un nuovo sistema informatico della Finanza sarà introdotto e gli  ispettori studieranno i nostri comportamenti per prevedere gli illeciti potenziali e colpirli. Spierà i nostri post sui social, il nostro stile di vita per valutare se rientriamo nella categoria degli evasori.  Il Grande Fratello fiscale ha studiato la cartomanzia per stanare chi non dichiara il giusto. Si tenta di “prevenire” e “anticipare” i comportamenti fraudolenti prima che vengano posti in essere. Se mai verranno posti in essere, questo il punto. Lo farà attraverso delle analisi che permettano di individuare «i soggetti ad alto rischio di evasione». Insomma, se non sei un evasore, presto lo sarai…

Tasse, l’ultima follia da fantascienza: se il logaritmo fa cilecca….

In altre parole, potrebbe finire nel mirino del fisco anche chi non ha fatto nulla. Perché l’intelligenza artificiale, ossia l’algoritmo a cui saremo appesi, valuterà se siamo o meno “tipi” da evasione. Si tratta dell’evoluzione estrema della cosiddetta compliance: gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate con le quali ci  suggeriscono di metterci  in regola anche senza nessuna prova a tuo carico. Siamo alla follia: “la trasformazione dei controlli tributari in una caccia alle streghe dove rischi essere punito per un algoritmo che fa cilecca”, è l’allarme che lancia Libero oggi in edicola dalla prima pagina. L’utilizzo degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale al servizio degli esattori è l’ultima trovata in fatto di lotta all’evasione. L’annunciò qualche tempo fa il  direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, parlando di una nuova era sul fronte dei controlli. C’è da avere paura. Siamo alla “fanta evasione”.

Tasse, il fisco diventa preveggente: come “Minority Report”

Viene in mente Philip K. Dick e il suo Minority Report, da cui è stato tratto un omonimo film di successo interpretato da Tom Cruise. Anno 2054, la sezione “Precrimine” di Washington ha il potere di prevedere i crimini. Arrestare un ladro o un criminale prima che compia il delitto. Fa ridere l’idea se solo pensiamo che alle falle del sistema che ha consentito allo Stato di buttare dalla finestra milioni e farsi fregare dai furbetti del Reddito di cittadinanza. Per questo forse ricorreranno alla fantascienza. La cosa è un tantino agghiacciante. Nel piano non si capisce nulla: “A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy”: dietro il ‘latinorum’ rappresentato dal gergo informatico inglese ( network analysis, machine learning e data visualization), l’idea di base è la solita; quella dei vecchi redditometro e spesometro: utilizzare gli acquisti, i movimenti di denaro e il tenore di vita la macchina, i negozi in cui fai la spesa, i conti bancari e gli account social, i luoghi di villeggiatura. Tutto verrà messo nelfrullatore di un pc . L’intelligenza artificiale trarrà il suo “verdetto”.

La nostra vita nel frullatore di un logaritmo

Sallusti nell’editoriale parla di “un sistema magico” per scoprire gli evasori prima che evadano attraverso un algoritmo che scandaglierà tutto il nostro agire on line. Forto, amicizie, post, modo di vestire, acquisti: tutto sarà scandagliato e farà parte dell’identikit del potenziale evasore fiscale. Sarà un flop, anche perché i veri evasopri sono molto cauti: “i ladri si sono rivelati molto più furbi delle guardie”. Infatti anche il governo dei “migliori” non ha fatto nulla di strutturale  per riformare davvero e seriamente il sistema fiscale oggi esoso e ingiusto. “L’algoritmo poliziotto va bene, ma a quando un algoritmoè  in grado di individuare la giusta tassa per il giusto italiano”.

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