Scontro di tweet tra Calenda e Salvini. Il leader di Azione: «Non prendo lezioni da chi beve moijto»
Non si ferma il duello a suon di tweet tra Carlo Calenda e Matteo Salvini. Ad accendere la miccia, come è noto, è stata Doha Zaghi, in arte Lady Demonique. La 31enne ‘dominatrice’ a luci rosse candidata nelle liste di Azione per le amministrative di Como. Candidata finché non è apparso sui social un video in cui la pornostar vestita di rosso prende a calci nelle parti intime un finto Salvini, un signore con la mascherina che ritrae il leader della Lega. Con tanto di frase choc. “Adesso prega il cuore immacolato di Maria!”.
Lady Dominique fa litigare Salvini e Calenda
Non sapeva nulla dei suoi ‘trascorsi’ hot e fetish, giura il leader di Azione. Che l’ha estromessa dalle liste. Con sommo dispiacere della protagonista, che teneva molto al ruolo di Cicciolina del terzo millennio. Ma lo scontro tra Salvini e l’ex dem, candidato a sindaco di Roma alle scorse elezioni, non si placa. “Complimenti! – ex ministro, da chi beveva moijto in mutande al Papeete nessuna lezione”, scrive piccato Calenda. Dopo la triste scoperta fatta da Salvini. Che ha rilanciato l’immagine della Zaghi. “Gira un video da dominatrice. Prendendo a calci nelle parti intime un poveretto con la maschera che mi raffigura e recita frasi blasfeme. Se queste sono le proposte di chi avrebbe voluto amministrare la splendida città di Como… Complimenti”, scrive Salvini. Mettendo in chiaro lo scandalo.
Calenda attacca il leader leghista per il Papeete
A stretto giro arriva la replica di Calenda. “La signora è stata fatta ritirare come era doveroso avendo appreso i suoi trascorsi. Ma da uno che da ministro non si presentava in ufficio e beveva moijto in mutande al Papeete, lezioni di etica e forma anche no”, risponde inviperito il leader di Azione. Che conclude la dichiarazione di guerra invitando l’avversario a controlla “inetti, indagati e fascistoidi nelle sue liste.
Lo scandalo di Como arriva fino a Roma
Un piccolo scandalo di provincia? Forse qualcosa di più. Visto che la donna è molto nota sui social (soprattutto quelli a luci rosse) come “hypnotist, money mistress e dominatrix”. Insomma una mistress che contava clienti in trasferta tra Milano, Modena e Roma. L’aspirante consigliera comunale, presentata ufficialmente dal partito come una “imprenditrice digitale”, si esibisce anche in bestemmie con tanto di crocifisso in mano.