Grano bloccato: Draghi chiama Zelensky che parla di catastrofe, ma Putin sarebbe pronto a trattare

27 Mag 2022 19:03 - di Redazione
grano bloccato

Mario Draghi continua il suo giro di telefonate per lo sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina, unica soluzione utile a scongiurare una crisi alimentare che potrebbe avere conseguenze disastrose. Dopo aver sentito ieri Vladimir Putin Draghi ha sentito oggi il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

“Il colloquio si è focalizzato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno – informa Palazzo Chigi – con particolare riguardo alle regioni orientali del Paese”. Draghi ha assicurato “il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione Europea. I due Presidenti hanno inoltre discusso delle prospettive di sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina per far fronte alla crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo. Il Presidente Zelensky ha espresso apprezzamento per l’impegno da parte del governo italiano e ha concordato con il Presidente Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni”.

Zelensky ha confermato che “oggi nei silos ci sono 22 milioni di tonnellate di grano” e “non possiamo fornirle ai mercati internazionali”. La metà delle esportazioni di grano ucraino è ferma dal momento che la Russia continua a bloccare le principale rotte per l’export attraverso il Mar Nero e il Mar d’Azov. Zelensky, riporta la Cnn, ha parlato di una potenziale “catastrofe” per la sicurezza alimentare globale in un intervento in video collegamento a un forum di un think tank indonesiano.

Il presidente ucraino ha anche definito “prudenti” le stime Onu secondo cui quest’anno la carestia potrebbe colpire circa altri 50 milioni di persone. “A luglio – ha detto – quando molti Paesi avranno esaurito le scorte del raccolto dello scorso anno sarà evidente che la catastrofe sta arrivando davvero”.

Del colloquio con il presidente del Consiglio italiano Zelensky ha riferito via twitter: “Ho informato il premier Mario Draghi della situazione sulla linea del fronte: ci aspettiamo altro sostegno per la difesa dai nostri partner, ho sollevato il tema del rifornimento di carburante”.

Vladimir Putin sarebbe pronto a negoziare sul grano attualmente bloccato nei porti ucraini: questo è quanto riferisce il cancelliere austriaco Karl Nehammer riferendo della conversazione “molto intensa e molto seria” di 45 minuti avuta con il presidente russo. Putin sarebbe anche pronto a negoziare sullo scambio di prigionieri di guerra e ha promesso di parlare con Kiev della questione, ha riferito il cancelliere austriaco. Il leader russo ha anche detto che la Croce Rossa Internazionale avrebbe avuto accesso ai prigionieri di guerra.

“Putin ha segnalato che è pronto a consentire le esportazioni attraverso i porti”, ha detto Nehammer. Tuttavia, ha aggiunto, i porti interessati dovrebbero essere sminati. L’Austria sta cercando di rimanere in dialogo con tutte le parti in conflitto nella tradizione della sua “politica di neutralità attiva”, ha dichiarato il cancelliere, che ha reso noto di aver parlato anche con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che conta di avvicinare le parti nei prossimi giorni per rilanciare il processo negoziale.

 

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