Gli Usa: «Per Mosca il colloquio Blinken-Lavrov ora non è costruttivo». Zelensky a Cannes cita Chaplin

18 Mag 2022 8:28 - di Mia Fenice
Usa

Gli Usa, alla luce delle posizioni espresse da Mosca, non credono che un eventuale colloquio tra il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ed il segretario di Stato, Antony Blinken, sarebbe costruttivo in questo momento. Lo ha sottolineato il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price.

«La Federazione Russa non ci ha dato alcun motivo per credere che una conversazione tra il segretario Blinken ed il ministro degli Esteri Lavrov sarebbe costruttiva nelle attuali circostanze», ha detto Price durante una conferenza stampa. Il segretario di Stato americano e il ministro degli Esteri russo non si parlano dallo scorso febbraio.

Come riporta il sito dell’Ansa.it, i colloqui per un accordo tra Russia e Ucraina sono sospesi. Lo spostamento del processo negoziale a Washington e Londra non porterà frutti, ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov, mentre il negoziatore ucraino Podolyak ha affermato che «non ci sono stati progressi dopo l’incontro di Istanbul, ma ogni guerra finisce al tavolo delle trattative e questo processo sarà moderato da Zelensky».

L’esercito russo trattiene circa tremila civili di Mariupol

L’esercito russo sta trattenendo circa tremila civili di Mariupol in una ex colonia penale Donestk e tra loro ci sono anche trenta volontari arrivati nella città assediata sul Mar Nero per portare aiuti umanitari. Lo denuncia il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisova affermando che i civili vengono trattenuti dall’esercito russo per un mese, ma chi è considerato ”particolarmente inaffidabile” come ex soldati e poliziotti è trattenuto per due mesi.

Zelensky si collega a sorpresa al Festival di Cannes

E ieri sera il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è intervenuto a sorpresa in occasione dell’apertura del Festival di Cannes. «Sono convinto che il dittatore perderà», ha detto Zelensky in collegamento video da Kiev riferendosi al presidente russo Vladimir Putin. «Amo l’odore del napalm al mattino», ha aggiunto, citando una delle frasi più celebri di Apocalypse Now per denunciare le atrocità commesse dall’esercito russo, secondo quanto riporta Bfmtv.

«L’inferno non è l’inferno, la guerra è peggio», ha detto ancora il leader ucraino invitando il mondo del cinema a non tacere. «Il cinema sta zitto o ne parlerà?», ha chiesto e poi, riferendosi al film Il grande dittatore, ha affermato che «abbiamo bisogno di un nuovo Chaplin per dimostrarci oggi che il cinema non è muto». «L’odio alla fine scomparirà, i dittatori moriranno», ha aggiunto Zelensky con tono serio, ribadendo che «continueremo a lottare, non abbiamo altra scelta». Il presidente ha infine accusato l’esercito russo di non fare altro che «uccidere, uccidere, uccidere», ricordando in particolare i drammi di Bucha e Mariupol.

Gli Usa lanciano Osservatorio open source su crimini guerra Russia

Il Dipartimento di Stato americano annuncia il lancio di un nuovo Osservatorio sui conflitti che raccoglierà “prove dei crimini di guerra perpetrati dalla Russia e di altre atrocità in Ucraina”. «Per quanto tempo ci vorrà, i responsabili dei crimini di guerra e di altre atrocità in Ucraina saranno assicurati alla giustizia. Un nuovo Osservatorio sui conflitti pubblicamente disponibile raccoglierà prove open source per futuri procedimenti giudiziari», ha scritto su Twitter il portavoce del dipartimento Ned Price.

«Il programma – si legge in una nota – comprende la documentazione, la verifica e la diffusione di prove open source riguardanti le azioni delle forze russe durante la brutale guerra decisa dal presidente Putin. L’Osservatorio sui conflitti analizzerà e conserverà le informazioni disponibili pubblicamente e commercialmente, comprese le immagini satellitari e le informazioni condivise tramite i social media, coerenti con gli standard legali internazionali, da utilizzare nei meccanismi di responsabilità in corso e futuri. Ciò include il mantenimento di rigorose procedure di catena di custodia per futuri processi legali civili e penali nelle giurisdizioni appropriate. Una piattaforma online condividerà pubblicamente la documentazione dell’Osservatorio sui conflitti per aiutare a confutare gli sforzi di disinformazione della Russia e far luce sugli abusi».

Gli Usa hanno stanziato 6 milioni di dollari

Per questo programma gli Usa hanno varato un investimento iniziale di 6 milioni di dollari, «con futuri finanziamenti provenienti dall’European Democratic Resilience Initiative (Edri)». L’iniziativa, sottolinea Washington, «fa parte di una serie di sforzi del governo degli Stati Uniti a livello nazionale e internazionale volti a garantire la responsabilità futura per le azioni orribili della Russia». «Ci aspettiamo che altre organizzazioni partner internazionali si uniscano» man mano, aggiunge il dipartimento di Stato, spiegando che si tratta di «un’ulteriore dimostrazione del fermo sostegno degli Stati Uniti al popolo ucraino» impegnato a difendere il proprio paese e la propria libertà «in risposta alla guerra premeditata, ingiustificata e non provocata del presidente Putin».

 

 

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