Cinghiali a Roma e peste suina, Speranza scavalca Gualtieri: la delega a Costa la dice lunga

7 Mag 2022 13:43 - di Giulia Melodia
Gualtieri Speranza

I cinghiali presidiano Roma. Lo abbiamo detto e ridetto. Ma in giorni in cui la pesta suina diventa un “caso” che ridesta l’allarme. E in ore in cui il ministro Speranza affida la delega per gestire l’emergenza e la gestione del morbo africano, «con l’obiettivo di porre in essere e monitorare la realizzazione di attività di contenimento ed eradicazione» non si può non tornare a parlarne. Specie in considerazione del fatto che, tra le righe, il provvedimento che il titolare del dicastero della Salute ha disposto risponde di fatto a una urgenza non ancora affrontata nel merito e con efficacia. E dunque, non soddisfatta. Insomma, che Speranza stia nelle more rimproverando il sindaco Gualtieri e la sua giunta per quell’imperversare di ungulati a spasso per la città eterna a seminare virus e aggredire cittadini?

Cinghiali e peste suina: Speranza bypassa Gualtieri

Di sicuro – e questo lo segnalano le autorità e i siti locali, come gli stessi residenti dei quartieri assediati – le risposte che il Campidoglio ha fin qui messo in campo risultano, a ogni giorno che passa. E a ogni nuova aggressione subita da inermi cittadini a spasso per la capitale, a dir poco inadempienti. E non solo a Speranza. Pertanto, individuare i varchi d’accesso dei mammiferi e installare recinzioni, come l’amministrazione capitolina Gualtieri ha disposto, al ministro – come ai cittadini – non può bastare. Anche perché, nel frattempo, mentre si monitora e di traccia il quadro di una situazione in corso da troppo tempo ormai, un’altra cittadina. Una romana 44enne, è stata aggredita e scaraventata a terra da otto cinghiali. E ha rischiato grosso.

La delega al sottosegretario Costa, e le sue parole, la dicono lunga…

Del resto, a questo punto non sorprendono – anzi collimano con il dubbio paventato di un rimbrotto di Speranza a Gualtieri – anche le parole spese a riguardo dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, delegato dal ministro Speranza all’emergenza peste suina. Il quale, dalla trasmissione Mi manda Rai Tre, ha guarda caso commentato:  «Oltre alle misure protettive, recinzioni e altro, «credo e mi auguro che si possa fare anche una riflessione per togliere sensibilmente la popolazione dei cinghiali. Rispetto le sensibilità di tutti gli animalisti e ambientalisti ma siamo di fronte all’emergenza e deve essere affrontata con strumenti emergenziali, e pensare anche ad un piano di selezione per ridurre il numero della presenza dei cinghiali». E ancora: «I cinghiali hanno invaso le nostre città, i nostri parchi, i nostri quartieri. Credo sia il momento opportuno per pensare anche a un piano di selezione e di abbattimento importante, che riduca il numero e la presenza degli ungulati».

Emergenza cinghiali e peste suina: l’emergenza non può aspettare

«A parlar chiaro si va», come recita un detto romano. Un motto sempreverde che Speranza – ospite di Sky Tg24 – sembra aver fatto suo. Almeno nel momento in cui sottolinea: «Il problema della peste suina è un tema su cui mettiamo la massima attenzione. In sintonia chiaramente con i territori che sono maggiormente coinvolti». Quindi? Quindi «il sottosegretario alla Salute Andrea Costa la seguirà quotidianamente in prima persona», ha evidenziato il ministro. Bypassando sindaco e addetti ai lavori. Chissà, tanto per rimanere in tema di motti, forse perché melius est abundare quam deficere (dicevano i latini). O, più plausibilmente, perché «se errare è umano, perseverare è diabolico». E «chi ha tempo non aspetti tempo»: l’emergenza non può aspettare. Non ancora…

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