Centrodestra, Meloni parla da leader: «Non mi interessa la conta, ma che vinca l’alleanza»

31 Mag 2022 20:21 - di Redazione
Meloni

Nessuno sconto al governo, ma neppure un’opposizione pregiudiziale a Draghi. Da Piacenza, ennesima tappa del suo intenso tour elettorale, Giorgia Meloni ribadisce il proprio profilo patriottico. Che poi è quello che la differenza in questa fase attraversata dalla guerra tra Russia e Ucraina. Il premier italiano è reduce dal Consiglio europeo straordinario che ha appena approvato, tra mille travagli, il sesto pacchetto di sanzioni a Mosca. «Ho sempre detto che considero le sanzioni lo strumento più efficace di cui la comunità internazionale dispone – ha premesso la leader di FdI -. Il punto – ha aggiunto – sono le compensazioni. E su questo mi pare che il governo italiano sia ancora abbastanza latitante. È importante che come si distribuiscono le responsabilità si distribuiscano anche gli oneri».

Su Salvini: «È un problema di Draghi»

La presidente di Fratelli d’Italia sprona Draghi ad osare di più in Europa. «Non capisco la ragione – ha detto – per la quale a fronte della lealtà italiana Draghi continui a non porre, stante la sua nota autorevolezza, questo tema al Coniglio europeo e presso la comunità internazionale». Com’era immaginabile, la guerra ha dirottato le domande dei giornalisti sulla cena di Salvini con l’ambasciatore russo Razov e sull’idea – poi abortita – di un suo viaggio a Mosca nella veste di mediatore. «L’opinione su quello che fa Salvini – ha chiarito la Meloni – va chiesta alla maggioranza di cui fa parte. Per me chiunque faccia delle cose che ritiene utili per trovare delle soluzioni, benvenuto. Dopo di che credo che sia con il governo di cui fa parte che Salvini deve parlare».

La Meloni sprona la coalizione

A suo giudizio, tuttavia, «l’unico rischio che non dobbiamo correre è quello di dare segnali di crepe nella compattezza dell’Occidente, ma vale per chiunque». La risposta sul leader leghista ha introdotto la domanda sui rapporti all’interno della coalizione. Ma sul punto la Meloni è stata chiarissima. «La competizione interna – ha spiegato – a me interessa fino ad un certo punto, a me interessa vincere rispetto agli avversari. Se anche Fratelli d’Italia prendesse un voto in più degli altri e la coalizione nel suo complesso perdesse io non la considererei una vittoria, perché il mio obiettivo è governare, a Piacenza come a livello nazionale».  Infine, una stoccata al governo per aver deciso «curiosamente» di far votare in un solo giorno: «Secondo me – ha concluso la Meloni – per ragioni che avevano a che fare poco con la logistica e molto con la politica».

 

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