Alta tensione con Mosca: la Russia espelle 24 diplomatici italiani. Palazzo Chigi: è un atto ostile

18 Mag 2022 13:54 - di Stefania Campitelli

Crisi diplomatica con Mosca. La notizia è ufficiale, il Cremlino espellerà 24 diplomatici italiani. Dopo aver convocato questa mattina il nostro ambasciatore a Mosca, Giorgio Starace. Una ritorsione per l’espulsione di 30 diplomatici e funzionari con passaporto diplomatico dell’ambasciata russa a Roma.

Convocato l’ambasciatore italiano a Mosca

L’ambasciatore a Mosca è stato convocato al ministero degli Esteri russo per comunicargli appunto l’espulsione di 24 diplomatici italiani, in risposta all’espulsione dei diplomatici russi decisa dalla Farnesina. La notizia è stata confermata dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all’agenzia di stampa Sputnik.

Draghi: è un atto ostile, ma manteniamo i rapporti

“È un atto ostile – è il commento di Mario Draghi–  ma non bisogna assolutamente interrompere i rapporti diplomatici. Non deve portare all’interruzione dei canali diplomatici. Perché se si arriverà alla pace ci si arriverà attraverso quei canali diplomatici”. Convocati anche gli ambasciatori di Francia e Spagna: 34 diplomatici francesi dovranno lasciare la Russia entro due settimane.

Convocati anche gli ambasciatori di Francia e Spagna

Parigi ha “condannato con fermezza” la decisione del governo russo. Come ritorsione per l’espulsione di 41 diplomatici russi dalla Francia.  “Questa decisione non ha alcuna base legittima. È presentata dalla parte russa come una risposta alle decisioni prese dalla Francia lo scorso aprile. Quando furono espulsi diverse decine di agenti russi sospettati di essere spie”. Si legge in una nota di Quai d’Orsay.  “Il lavoro dei diplomatici e del personale della nostra ambasciata in Russia rientra pienamente nel quadro della Convenzione di Vienna. Sulle relazioni diplomatiche e consolari”.

L’Italia aveva espulso 30 diplomatici russi

L’Italia aveva deciso lo scorso aprile di espellere 30 diplomatici russi. Una misura – aveva precisato allora la Farnesina – assunta in raccordo con altri partner europei e atlantici. Adottata per ragioni legate alla sicurezza nazionale. Nel contesto della situazione attuale di crisi. Conseguente all’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa”.

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