Pasqua di sangue in Ucraina: 5 bambini uccisi da mine, rapito il figlio 16enne di un governatore

17 Apr 2022 18:16 - di Lucio Meo

E’ una Pasqua di bombe e di sangue in Ucraina, dove le ostilità non sono cessate neanche per un minuto in diverse città dello stato sotto assedio. Nel pomeriggio è scattata l’allerta aerea in molte regioni dell’Ucraina, specialmente in quella orientale e meridionale. Le sirene suono suonate, infatti, nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Mykolaiv, Kramatorsk, e a Velykonovosilkivska. Nell’Ucraina centrale sono scattati allarmi anche a Cherkasy, Kirovohrad e Pervomaisky.

In Ucraina altri bambini uccisi da bombe e mine

Ma la tragedia del giorno si è verificata a Trostianets, nella regione di Sumy, dove cinque bambini sono rimasti uccise da mine e trappole esplosive lasciate dai russi. Lo ha reso noto il sindaco, Yurii Bova, secondo quanto riporta Ukrinform, aggiungendo che “ci sono anche feriti e diversi di questi ordigni sono stati trovati finora”. Le mine e le trappole esplosive sono state rinvenute soprattutto nei pressi di posti dove i russi avevano messo checkpoint ed i loro blindati. Almeno due persone sono invece rimaste uccise e quattro ferite nei bombardamenti avvenuti oggi nella città orientale ucraina di Zolote. Lo ha reso noto il governatore della regione di Luhansk. “In un edificio di diversi piani, due piani sono stati distrutti”, ha specificato Serhiy Gaidai.

Secondo fonti ucraine, oggi l’esercito russo avrebbe rapito Vladislav, figlio 16enne del governatore di Zaporizhzhya. Lo ha comunicato lo stesso capo dell’amministrazione regionale, Oleg Buryak. La notizia del rapimento è stata poi confermata dal capo dell’amministrazione militare regionale, Zlata Nekrasova.

“Mariupol non è caduta”

Mariupol al centro dei combattimenti nel 53° giorno di guerra tra Ucraina e Russia. “Mariupol non è caduta“, ha affermato, intervistato oggi da Abcnews, il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, aggiungendo che i militari ucraini continuando a controllare alcune parti della città.

Nessun grande città ucraina è caduta, solo Kherson è sotto il controllo dei militari russi ma tutte le altre città sono sotto controllo degli ucraini”, ha aggiunto Shmyhal affermando che “Mariupol non è ancora caduta: ci sono ancora le nostre forze militari, i nostri soldati che combatteranno fino alla fine e che per adesso sono ancora in città”. Riconoscendo che anche altre città sono “circondate dai russi, ma ancora sotto controllo ucraino”, il premier ha affermato che oltre 900 città, cittadine e villaggi ucraini sono stati liberati dall’occupazione dei russi. “Ancora combattiamo ed ora abbiamo la battaglia nella regione del Donbass, ma non abbiamo intenzione di arrenderci”, ha poi aggiunto.

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