Modena, muore dopo “punturina” per il ritocco del seno. Nel 2020 l’ex aveva tentato di ucciderla (video)

22 Apr 2022 18:54 - di Agnese Russo
modena morta seno

Una donna di 35 anni è morta a Maranello, in provincia di Modena, dopo un trattamento estetico in casa: una o più iniezioni per sollevare il seno, effettuate da un’estetista, probabilmente abusiva. Samantha Migliore, sposata da un mese e madre di tre figli piccoli, era sopravvissuta a un tentativo di omicidio da parte dell’ex, che due anni fa le aveva sparato alla testa. Allora i sanitari erano riusciti a salvarla, stavolta non c’è stato nulla da fare.

Il caso della donna morta a Modena per una “punturina” al seno

La donna era in casa con il marito, i figli e alcuni parenti mentre si sottoponeva al trattamento che le è stato fatale. L’estetista, che secondo quanto riferiscono le cronache locali sarebbe di origine straniera, si è data alla fuga dopo che la 35enne si è sentita male e ha perso i sensi. I familiari hanno immediatamente chiamato i soccorsi, i quali hanno somministrato farmaci sia per contrastare l’eventuale reazione allergica sia per contrastare un possibile embolo, valutati entrambi come potenziale causa del grave malore. Nonostante i tentativi di rianimarla durati quasi un’ora, però, la donna è morta poco dopo l’arrivo all’ospedale di Baggiovara. Sarà ora l’autopsia a chiarire le cause del decesso provocato dall’iniezione. Drammatico il racconto del marito, Tony Bevilacqua, reso in alcune interviste Tv.

Si cerca l’estetista che ha somministrato il trattamento

I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini per rintracciare l’estetista o sedicente tale, che in ogni caso non avrebbe potuto effettuare quel trattamento, tanto meno in casa. Sul caso indaga la Procura, che potrebbe procedere per omicidio colposo o per morte come conseguenza di un altro reato, oltre che per omissione di soccorso.

Sopravvissuta a un tentativo di femminicidio

Solo pochi giorni fa la Corte d’Appello di Bologna aveva confermato la condanna a 7 anni per l’ex compagno della vittima, di 15 anni più grande, che si costituì spontaneamente ai carabinieri dopo averle sparato, credendo di averla uccisa. Furono i carabinieri, dopo la confessione dell’uomo, a trovare Samantha ancora viva, nonostante il colpo al capo.

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