Mascherine, Bassetti: «Basta con la strategia del terrore, l’obbligo ha senso solo per bus e ospedali»

23 Apr 2022 18:37 - di Federica Parbuoni
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L’obbligo delle mascherine andrebbe mantenuto solo sui trasporti pubblici, per gli ospedali e le Rsa e le farmacie. Per tutti gli altri luoghi si dovrebbe, piuttosto, passare a una raccomandazione. A pensarla così è il virologo Matteo Bassetti, secondo il quale «l’obbligo di mascherine al chiuso è una norma esagerata», rispetto alla quale oggi dobbiamo anche fare i conti con gli errori di comunicazione commessi dal governo. «L’errore più grande che è stato commesso è dare falsa sicurezza alla gente dicendo che con la mascherina si è protetti da tutto e ci si salva la vita», ha sottolineato Bassetti, aggiungendo che «ora è difficile per il governo tornare indietro, dopo 2 anni che dice che l’unico strumento è la mascherina».

Obbligo di mascherine giusto solo per bus e ospedali

In trasferta a Lisbona per il congresso europeo di malattie infettive, il direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova ha ricordato che «siamo uno dei pochi Paesi in Europa a mantenere» la mascherina. «È assolutamente giusto – ha chiarito – tenere l’obbligo sui mezzi di trasporto, ma per altri luoghi, come uffici o cinema, ha più senso una raccomandazione». «Resto dell’idea che sia il momento per uscire dalla fase dell’obbligo e passare a raccomandazioni», ha quindi ribadito Bassetti, parlando con l’Adnkronos Salute.

Basta con «la strategia del terrore»

Bassetti, quindi, riflettendo sul fatto che in Italia anche dopo il 1 maggio l’obbligo di mascherina dovrebbe comunque rimanere in luoghi come cinema e uffici, ha portato l’esempio del Portogallo, dove «la mascherina da oggi non è più obbligatoria, se non sui trasporti pubblici e negli ospedali». Si tratta di «un Paese molto colpito da Covid-19, ma anche fra i più vaccinati», ha ricordato il virologo, spiegando che anche da noi si sarebbe potuta assumere una decisione simile. «Anche in Italia si poteva mantenere l’obbligo nei trasporti pubblici, ospedali, Rsa, farmacie e arrivare a una raccomandazione negli altri luoghi. Invece, si vuole continuare con questa strategia del terrore, che però non so dove porti».

Gli errori del passato presentano il conto

Per Bassetti, infatti, «non si può andare avanti per sempre con gli obblighi, bisogna uscire da questa logica in cui siamo entrati due anni fa: continuo a sostenere che bisognerebbe dare raccomandazioni molto stringenti sull’uso della mascherina. Per esempio, è bene che le persone anziane e fragili continuino a utilizzarla». C’è però il problema di dover fare i conti con gli errori commessi nella gestione della pandemia, fra i quali quello di enfatizzare il potere di protezione delle mascherine, che oggi rende difficile un cambio di rotta, nonostante «oggi, proprio grazie ai vaccini, bisognerebbe fare un passo indietro e dire “la mascherina la usano quelle persone che non ne possono fare a meno perché non siamo sicuri che il vaccino le protegga in modo adeguato, gli altri decidano a seconda dei luoghi e della situazione”».

Bassetti: «Il tira e molla dell’obbligo svilisce le mascherine»

«Questo – ha chiarito Bassetti – sarebbe un modo maturo di agire da parte di un governo che ha veramente fiducia nei vaccini. Continuare su questo tira e molla dell’obbligo finisce solo per svilire la mascherina e non dare adeguata importanza ai vaccini».

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