«Liberata tutta la regione di Kiev». E su Chernobyl torna a sventolare la bandiera ucraina

2 Apr 2022 20:49 - di Viola Longo
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Chernobyl, il centro abitato di Mykhailo-Kotsiubynske, nella regione di Chernihiv, e, soprattutto, la regione di Kiev: il governo ucraino ha annunciato che la zona della Capitale è stata liberata dalla presenza delle truppe russe, così come altre zone del Paese. Dunque, per l’Ucraina oggi, secondo quanto riferito, è stata una giornata contrassegnata da diversi successi militari. Sebbene le bombe russe abbiano continuato a colpire duramente.

Ancora bombe sugli ospedali

Si registrano, tra l’altro, altri attacchi agli ospedali. In particolare, il ministro della Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, ha riferito di danneggiamenti dovuti ai bombardamenti all’ospedale di Kharkiv, dove secondo il governo ucraino erano presenti almeno 200 donne incinte e tutte le attività sono state spostate nei seminterrati. È stato poi Oleg Synegubov, governatore della regione di Kharkiv, a riferire dell’attacco all’ospedale di Balaklia, temporaneamente occupata i russi, dove 70 pazienti e personale medico devono essere evacuati. «Si tratta – ha detto – di un’ennesima provocazione dell’esercito russo per discreditare le forze armate ucraine».

Distrutta la ferrovia nella regione di Dnipro

Nella regione di Dnipro, distretto di Pavlograd, poi, un razzo ha colpito la ferrovia, secondo quanto riferito dal governatore Valentyn Resnichenko. I binari sono stati fortemente danneggiati. I vagoni sono esplosi. Il traffico dei treni è stato fermato. Stando ai dati preliminari, comunque non ci sarebbero vittime.

L’arcivescovo di Kiev: «Stanotte 30 razzi sull’Ucraina»

Secondo quanto riferito dall’arcivescovo di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, «in poche ore, stando ai dati resi pubblici, stanotte dal territorio russo sono stati lanciati circa 30 razzi contro l’Ucraina». Inoltre, «secondo i dati, in Ucraina in questi giorni sono stati uccisi più di 150 bambini. Parliamo, però, solo dei dati ufficiali. Probabilmente – ha precisato l’arcivescovo – non sappiamo il numero esatto dei bambini uccisi». «Questa notte tutta la terra ucraina ha tremato. La nostra nazione ha di nuovo subito un massiccio attacco dei missili da parte russa. È stata colpita la città di Dnipro, la regione di Poltava, la città di Poltava, la città di Kremenchuk. Sono state attaccate città e villaggi al sud dell’Ucraina. Nel corso delle ultime 24 ore ha subito danni anche la regione di Odessa», ha detto il religioso nel suo videomessaggio quotidiano, raccontando anche di pesanti combattimenti attorno a Kyiv, Chernihiv e Kharkiv.

L’annuncio del governo: «Liberata la regione di Kiev»

Dal campo, però, già dalla mattinata arrivavano notizie di un arretramento dei russi, in particolare nella zona di Kiev, ora liberata. La prima è stata quella del ritiro dall’aeroporto di Antonov, a Hostomel. Poi quella della riconquista della città di Brovary, nei pressi della Capitale, infine quella della liberazione dell’intera regione. «Irpin, Bucha, Gostomel e l’intera regione di Kiev sono state liberate», ha annunciato nel tardo pomeriggio la viceministro della Difesa Hanna Malyar.

Le riconquiste sull’asse orientale e verso Nord

Secondo i dati dell’intelligence britannica, riferiti dal ministero della Difesa di Londra nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina, inoltre, anche «lungo l’asse orientale l’Ucraina ha riconquistato diversi villaggi. Nell’est del Paese le forze ucraine si sono assicurate una rotta chiave nella parte orientale di Kharkiv dopo pesanti combattimenti». Nella regione di Chernihiv, poi, secondo quanto riferito dal centro operativo di comando “Nord” delle forze armate ucraine, citato dalla Ukrainska Pravda, le forze armate ucraine hanno liberato il centro abitato di Mykhailo-Kotsiubynske.

Su Chernobyl torna a sventolare la bandiera ucraina

E, ancora, la bandiera ucraina è tornata a sventolare sulla centrale nucleare di Chernobyl che era stata occupata dalle forze russe poco dopo l’inizio dell’invasione. «Confermiamo che le forze di occupazione che avevano preso il controllo della centrale e di altri siti della zona di esclusione, hanno marciato in due colonne nella direzione del confine dell’Ucraina con la Bielorussia», ha reso noto su Telegram Energoatom, l’azienda che gestisce il sito, raccontando che «oggi alle 11 (ora locale, ndr), la bandiera ucraina è stata issata sulla centrale nucleare ed è stato cantato l’inno nazionale» alla presenza dell’intero staff.

Il numeri dichiarati dal governo sulle perdite inflitte ai russi

Secondo quanto sostenuto dal consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Oleksiy Arestovych, i soldati russi uccisi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina sarebbero 17.800. Inoltre, «sarebbero stati distrutti 631 carri armati, 1.776 veicoli da combattimento corazzati, 54 sistemi di difesa antiaerea, 143 aerei e 134 elicotteri». Le forze ucraine, ha aggiunto Arestovych, «hanno liberato oltre 30 centri abitati». «Stiamo riuscendo ad appropriarci di molti mezzi militari del nemico», ha proseguito Arestovych, parlando anche della «controffensive» ucraina nella regione di Kherson.  «Ci saranno ancora dei combattimenti forti anche all’est, al sud, e nella città di Mariupol», ha ammesso Arestovych, sostenendo però che «non credo che la federazione russa possa avere le risorse per un’altra offensiva».

 

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